domenica 28 Aprile 2024
HomeStorie e personaggiChef Fabrizio Marino...

Chef Fabrizio Marino ha portato l’alta cucina vegetariana alle Maldive

Il gruppo alberghiero Atmosphere Core ha puntato sullo chef toscano Fabrizio Marino per introdurre l'alta cucina vegetariana "italian style" alle Maldive.

Dello chef Fabrizio Marino e del suo “Maggese” avevamo parlato (qui), ma dal suo piccolo ristorante nel centro di San Miniato, sulle colline toscane, l’allievo di Pietro Leeman – chef svizzero che per primo conquistò una stella Michelin con un ristorante senza carne – ha saputo introdurre la cucina vegetariana nei resort a cinque stelle alle Maldive. A portare lo chef così lontano (un viaggio di oltre 2mila km e 10 ore di volo) è stata la proposta del gruppo alberghiero Atmosphere Core, interessato a far entrare il fine dining italiano nell’arcipelago dell’Oceano indiano.

chef Fabrizio Marino alle Maldive 2

E così, grazie a uno degli interpreti più interessanti della cucina vegetale italiana l’alta cucina vegetariana made in Italy è sbarcata sull’atollo Lhaviyani, dove si trova il resort Kanifushi, con l’obiettivo di rendere le Maldive una meta interessante da scoprire anche dal punto di vista gastronomico senza necessariamente puntare sugli stereotipi dell’italianità. Almeno due volte l’anno Fabrizio Marino lascia il ristorante Maggese a San Miniato e vola alla volta delle Maldive per formare le brigate del ristorante Just Veg all’interno del resort, insegnare loro l’impronta vegetariana della cucina italiana e sperimentare le commistioni tra gli ingredienti nostrani e quelli locali.

lo chef Fabrizio Marino alle Maldive

“Dalla vicina India arrivano i legumi – spiega lo chef toscano classe ’79 – mentre sull’arcipelago crescono spontaneamente cocchi e angurie. Dall’Italia invece facciamo arrivare materie prime come l’olio extravergine d’oliva, latticini e naturalmente i tartufi di San Miniato. Rispetto alla presenza di numerosi chef asiatici, i turisti sono interessati allo stile occidentale: per me la parte più interessante è bilanciare le diverse influenze, a partire da quella indiana. Ad esempio, talvolta propongo un pesto di basilico per alleggerire la forte speziatura cui sono abituati gli chef locali. Senza ovviamente rinunciare all’intensità dei sapori, che viene dalla concentrazione delle verdure”.

chef Fabrizio Marino

Tra le testimonianze di come l’alta cucina vegetariana occidentale possa sposarsi col contesto geografico dell’Oceano indiano basta citare il gazpacho all’italiana di pomodori datterini in purezza, la burrata di Putignano e mandorla soffice, la cipolla e il gelato di Tropea, oppure l’anguria bbq con melanzana arrostita, salsa di Lolmaia e uovo biologico.

Il Kanifushi resort alle Maldive, di Atmosphere Core 2

Il gruppo Atmosphere Core, che attualmente gestisce 8 resort alle Maldive e questo mese compie 10 anni, ha scelto di puntare su una declinazione differente di cucina italiana per i propri ospiti, in coerenza con l’approccio di offrire ai visitatori una serie di esperienze diverse dall’ordinario.

da sinistra Fabrizio Marino, José Manzo e Nicolas Laguette

“Abbiamo chiamato Fabrizio Marino, massimo esponente dell’alta cucina nei nostri resort”, conferma Jose Gregorio Manzo, direttore commerciale Sud Europa di Atmosphere Core, “perché all’interno nella formula all inclusive sono presenti ristoranti di fine dining. Volevamo portare sì lo stile italiano, ma non nella versione già troppo conosciuta all’estero, puntando invece su una proposta quanto più differente possibile da quella dei buffet. La stessa filosofia cerchiamo di portarla avanti nelle prossime strutture in Sri Lanka e India”.

un piatto di chef Fabrizio Marino alle Maldive

Non solo food, però: identica attitudine viene riservata alla selezione dei vini. Al ristorante del resort Kanifushi, insieme ai grandi nomi dell’enologia mondiale, vengono infatti proposte bottiglie che arrivano in esclusiva da tre cantine – una francese (Champagne), una spagnola (Tenerife) e una sudafricana – scelte da Nicolas Laguette, director of wines di Atmosphere Core, in base a criteri di autenticità delle diverse aziende.

Il Kanifushi resort alle Maldive, di Atmosphere Corejpg

Con i suoi 6 ristoranti e 162 camere, il Kanifushi è stata la prima struttura del gruppo Atmosphere Core ed è un resort dall’impronta classica, con arredamenti in legno nel tipico stile maldiviano, ed è l’unico del gruppo che si raggiunge in idrovolante. Non a caso, la scelta di Fabrizio Marino sposa i temi della sostenibilità e conservazione dell’ambiente tanto cari sia allo chef sia al gruppo alberghiero, i cui resort sono progettati per avere un impatto minimo sull’ambiente circostante e per offrire servizi e prodotti ecologici.

Rimani aggiornato: iscriviti!

Marco Gemelli
Marco Gemelli
Marco Gemelli, classe ’78, giornalista professionista dal 2007. Dopo anni come redattore ordinario al quotidiano Il Giornale della Toscana, dove si è occupato di cronaca bianca e nera, inchieste, scuola e università, economia, turismo, moda ed enogastronomia, è passato alla libera professione. Oggi collabora con diverse testate online e cartacee, tra cui Il Giornale, Forbes, l'Espresso, Wine & Travel. È membro della World Gourmet Society e dell’Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana (Aset), nonché corrispondente italiano per Lust Auf Italien.

ARTICOLI SIMILI

Gli chef Shimpei e Sayuri hanno sposato la linea biologica e 'green' del ristorante agricolo 'Sale' di Poggio ai Santi, affacciato sulla Costa degli Etruschi

DELLO STESSO AUTORE

Continua a leggere

Mixology, l’ultima frontiera: alla cocktail week di Udine il pairing con gli insetti

Udine: torna la Cocktail Week tra guest con barman di spicco, cene in stile asiatico, tattoo, ikebana e… pairing con gli insetti: dal 25 aprile al 2 maggio ricco carnet di appuntamenti all’insegna delle contaminazioni sensoriali col mondo orientale. Ecco tutti gli eventi

Fiesole, tre fil rouge per il menù d’esordio di Antonello Sardi al ristorante Serrae

Il menù d'esordio dello chef fiorentino al ristorante Serrae dell'hotel Villa Fiesole - nell'omonima cittadina - punta sull'uso di fondi diversi, su sapori netti e sulla valorizzazione dei vegetali del territorio

Dove mangiare all’aperto a Roma? Otto locali tra pop e gourmet

Tra le tante opzioni che riserva Roma, abbiamo selezionato otto ristoranti dove poter mangiare all’aria aperta e godere di ottimi menu stagionali sotto il cielo della città eterna.