giovedì 28 Marzo 2024
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Chef e formazione, debutta “Acadèmia”, la versione italiana di Masterclass

Apre i battenti (virtuali) Acadèmia, la versione italiana di Masterclass: tra i maestri coinvolti anche Iginio Massari, Davide Oldani e Hiro. Accesso gratuito per gli studenti delle scuole alberghiere

Acadèmia Davide Oldani

Riunisce i migliori del proprio campo: Iginio Massari per la pasticceria, Flavio Angiolillo per la mixology, Davide Oldani per il fine dining, Sergio Dondoli per il gelato artigianale e così via. È online Acadèmia, la prima scuola digitale con in cattedra grandi maestri della cucina italiana e internazionale. Si tratta di una piattaforma di e-learning con 96 lezioni in video dal tono informale, che consente a tutti di imparare da Iginio e Debora Massari i segreti della pasticceria, da Davide Oldani quelli dell’alta cucina italiana, da chef Hirohiko “Hiro” Shoda le sfumature della millenaria tradizione giapponese oppure di scoprire con Sergio Dondoli i trucchi per fare un gelato a regola d’arte, con Flavio Angiolillo come creare cocktail professionali e con Carlotta Perego come rendere la cucina vegana un’esperienza memorabile anche per gli onnivori.

Realizzata dalla media company Chef in Camicia, Acadèmia si ispira al modello americano di Masterclass, che vede i più grandi talenti del mondo nei rispettivi settori impegnati a condividere la loro arte e le loro competenze col pubblico. I contenuti, realizzati in alta definizione nelle cucine dei maestri coinvolti, sono fruibili sul sito e sull’omonima app attivando un abbonamento annuale ed è previsto, al completamento di ciascun video-corso, il rilascio di un certificato finale. Per gli studenti delle scuole alberghiere italiane l’accesso è gratuito, previa richiesta scritta da parte degli istituti all’email edu@chefincamicia.com.

Acadèmia sergio dondoli

“Con Acadèmia abbiamo voluto testare in Italia e in Europa un nuovo format – spiega Nicolò Zambello di Chef in Camicia – una sorta di Netflix della cucina dai toni sì didattici, ma al contempo informali, per coinvolgere tanto i nostri spettatori abituali, i millennials, quanto nuove fasce di pubblico. Abbiamo provato a miscelare due stili molto diversi: quello inevitabilmente più autorevole dei talent, mostri sacri nei propri settori, e il nostro, tre chef senza grembiule, camice o divisa, ma in camicia. I corsi, tenuti dagli stessi maestri, si presentano come vere e proprie serie a episodi e stiamo già lavorando alle prossime stagioni per ampliare l’offerta di talent e di settori”.

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