Nel corso della storia, fiumi d’inchiostro sono stati scritti sul rapporto tra cibo e sesso, ossia tra il piacere della gola e quello del corpo. Qualche considerazione in ordine sparso sull’argomento…
Chiunque abbia assaggiato pane, burro e marmellata dopo una notte di passione sa bene quanto stretto sia il legame che unisce cibo e sesso. Nel corso della storia, fiumi d’inchiostro sono stati scritti sul rapporto tra il piacere della gola e quello del corpo. In tempi più recenti, registi e sceneggiatori di primissima fascia si sono dedicati a quest’argomento, dando vita a capolavori: dal debutto con “Picnic” (Lubitsch, 1937) a “La grande abbuffata” (Ferreri, 1973), da “Come l’acqua per il cioccolato” (Arau, 1992) a “Chocolat” (Hallström, 2000). L’argomento ha interessato anche gli scienziati di tutto il mondo, i quali hanno scoperto che cibo e sesso hanno la stessa localizzazione cerebrale, gli stessi circuiti neuroendocrini, gli stessi ormoni che li controllano. Vengono stimolate le stesse molecole del cervello, pertanto se non viene soddisfatto l’appetito dei sensi, il desiderio si sposterà sull’appetito di cibo. Il legame fra sesso e cibo consiste anche nel fatto che entrambi servono per socializzare, per soddisfazione personale, per la sopravvivenza propria e della specie. I piaceri della gola sono legati sin dalle origini dell’uomo a quelli della sessualità: basti pensare al peccato di Adamo ed Eva, evocato dalla tradizione cattolica attraverso la metafora della mela. Del resto l’ascetismo, oggi sostituito dall’anoressia, nacque proprio in opposizione all’alimentazione intesa come peccato originale dei sensi.
Di questo e altri argomenti – inclusa la relazione tra il sesso e i chili di troppo, uno dei fattori disgreganti del binomio cibo/sesso – si parlerà a Parma l’8 giugno, in occasione di un convegno organizzato dall’ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica). L’appuntamento svilupperà temi che spaziano da “Il cibo come fonte di piacere” a “Piacere alimentare e piacere sessuale”, ma racconterà anche in che modo “Chi ama brucia” (calorie, supponiamo) e affronterà i problemi di chi può incorrere a letto chi convive con qualche chilo di troppo. Il convegno di Parma è in effetti un corso, diretto da Annalisa Maghetti, presidente ADI dell’Emilia-Romagna, che si prefigge di fare un focus su funzioni e disfunzioni sessuali in relazione all’alimentazione. L’appuntamento (Camera di Commercio, via Verdi 2, dalle 8,30 alle 17,30) è rivolto ai professionisti, ovvero medici, dietisti e biologi, tuttavia è indubbio che dai relatori emergeranno analisi destinate a interessare il grande pubblico. Del resto, già il titolo del convegno è decisamente accattivante: “Sex & the Adi”, ovvero – parafrasando un noto film di Woody Allen – “tutto ciò che avreste voluto sapere su cibo e sessualità ma che non avete mai osato chiedere”.