martedì 16 Aprile 2024
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Milano: Claudia Galanti, una modella in cucina con Foodbeats

Niente Grande Fratello Vip per Claudia Galanti: rifiuta il reality per dedicarsi, anima e cuore, alla cucina. La conferma arriva anche da un’intervista: «Addio mondo della tv… tranne i cooking show»

La modella Claudia Galanti smentisce le voci che la davano partecipante al Grande Fratello Vip: ha rifiutato il reality delle celeb per dedicarsi, anima e cuore, alla cucina. La conferma arriva anche da un’intervista: «Addio mondo della tv… anzi, al mondo della tv tranne i cooking show». Intanto, in attesa di un programma di cucina tutto per sé, insieme al socio Matteo Rombolotti, ha fondato Foodbeats, un delivery a sua immagine e somiglianza. «La mia cucina – spiega Claudia – si ispira alla mia vita, ai miei viaggi, al mixare sempre tutto. Mi piace molto la cucina fusion dove la tradizione peruviana si sposa con quella giapponese o la cinese con l’italiana».

Fra i primi clienti di Foodbeats, lo testimoniano le stories del profilo Instagram di Claudia, gli amici Vip fra cui Belen Rodriguez, Raffaella Zardo, Gianluca Vacchi, Gabriele Parpiglia, Alena Seredova, Mara Venier, Elena Santarelli, Antonella Clerici.

Per assaggiare le pietanze create da Claudia basta collegarsi al sito foodbeats.it, crearsi il proprio menù e, al massimo 48 ore dopo, arriva a casa la scatola con gli ingredienti a metà cottura. Entro fino anno la consegna su Milano sarà ridotta a un’ora dall’ordine. Conservate in speciali sacchetti sottovuoto, le preparazioni devono essere finite perché ognuno possa metterci il proprio tocco personale. Per farlo bisogna inquadrare il QR Code riportato su ogni preparazione e accedere alla video-ricetta di Claudia che accompagna, nel giro di un quarto d’ora, alla conclusione del piatto.

«L’idea da cui nasce Foodbeats – spiega Matteo Rombolotti – è di innovare il food delivery in Europa. Vogliamo portare a casa delle persone un’esperienza gourmet di altissima qualità. Per farlo abbiamo cambiato il modo stesso di pensare il delivery. Abbiamo voluto che le persone completassero la preparazione nella propria cucina ottenendo così la massima resa possibile. Abbiamo eliminato gli scarti legati a piatti scotti o freddi o distrutti durante il trasporto».

Le box vengono preparate in una dark kitchen (cucina chiusa al pubblico dove vengono prodotti i piatti poi consegnati con il delivery) a Milano, ogni pietanza viene messa sottovuoto e viene consegnata, mantenendo la catena del freddo dai mezzi di proprietà o appoggiandosi a vettori in Italia, Svizzera e Francia.

Per completare l’esperienza sul sito si possono ordinare anche cocktail, vini, champagne, olio d’oliva, aceto balsamico e spezie dei partner del progetto. Sono stati selezionati come fornitori aziende e artigiani come l’Azienda Agricola Salcini per l’olio di oliva e le spezie, Tenuta Agrilat per le mozzarelle di bufala campana DOP, Fondo Montebello per l’aceto balsamico e i condimenti, Pariani per la frutta secca e gli estratti naturali, Our Spirits per i cocktail e Peninsola per il prosecco a dosaggio zero.

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«Ogni ricetta – prosegue Rombolotti – viene preparata nel momento in cui viene ordinata. Così utilizziamo sempre prodotti freschi e le pietanze possono restare nel frigorifero dei nostri clienti per diversi giorni». Nei menù di Foodbeats ci saranno anche le limited edition. La prima sarà dedicata al Natale e si basa sul menù delle feste di casa Galanti. «Per Natale – anticipa Claudia – la scelta potrà variare fra diverse proposte. Fra queste i tortellini di faraona in brodo, un piatto tradizionale italiano, o il tacchino ripieno americano».

Liam e Tal in cucina

Ricordi di famiglia che partono dagli gnocchi di nonna Elvira, che Claudia rigava sulla forchetta, e arrivano alla pasta fatta a mano con i figli Liam e Tal.

«Io – svela Claudia – non sono molto brava a giocare con i giocattoli o a comporre un puzzle o a costruire con i Lego. Con i miei figli amo fare la pasta fresca colorata, i ravioli, la pizza. Così ho insegnato a mio figlio a mangiare le verdure. Liam, a differenza di Tal, non voleva nemmeno assaggiare nessun tipo di verdura. Facendogli cucinare la pasta ripiena agli spinaci o il risotto con la zucca mantovana o ancora la pasta al pomodoro ha iniziato ad assaggiare e oggi mangia quasi tutte le verdure».

E la salsa di Liam, realizzata con 3 diversi tipi di pomodoro (4 in estate), si trova anche fra le proposte di Foodbeats per condire gli spaghetti.

Fra i menù di Foodbeats anche piatti vegani e vegetariani come il “cavolfiore con riso coconut, chili e lemongrass in salsa curry” o il “veggie burger” o ancora le polpette “malai kofta vegan con riso Venere”. Nel sito anche una sezione “Tips and Tricks” (suggerimenti e trucchetti), il blog dove Claudia insegna come scegliere l’avocado a giusta maturazione, come fare il kefir o come impiegare le spezie per limitare il consumo di sale.

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«In futuro – conclude Claudia – ci sarà un punto Foodbeats dove poter mangiare tutti insieme. Sarà un ristorante con la cucina a vista perché per me è fondamentale il rapporto con gli ospiti. Tempo fa avevo realizzato un business plan per un locale di cibo fusion su Milano. Per motivi familiari ho dovuto abbandonare l’idea perché sono tornata a Parigi. A breve però riprenderò il progetto col catering di Foodbeats grazie al quale andrò di persona a cucinare a casa dei clienti».

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