Torna Toscana da bere, il viaggio tra i cocktail bar del Granducato: da un’idea di Federico Bellanca, ogni settimana passiamo in rassegna i luoghi del “bere bene” miscelato. Oggi andiamo a Livorno per scoprire Makutu Tiki Bar
Se partendo dai paradisi del surf dell’Oceania tracciaste una linea retta che attraversa il pianeta, curiosamente vi troverete proprio dove siete ora. Nonostante la distanza sia notevolissima, pare che questa linea retta possa fungere da binario diretto per l’ispirazione, e che le spiagge della Nuova Zelanda, la cultura Maori e la vivacità urbana di Sydney siano riuscite a ricomparire in piccola parte anche qui da noi precisamente a Livorno, lungo i canali del quartiere Venezia. Dal 2017 infatti è qui che sorge Makutu, il primo vero Tiki Bar della Toscana.
Per chi non sapesse cosa sia precisamente un cocktail Tiki o un Tiki Bar, proviamo a fare chiarezza; Tutto comincia negli USA, dove nel 1931 (subito dopo il periodo del Proibizionismo) apre il Don the Beachcomber, il primo bar-ristorante a tema polinesiano. L’ideatore e fondatore della corrente ( ormai una leggenda nel mondo del bar) Don Beach capì che si poteva portare un po’ di esotico e di vacanza anche nella vita di tutti i giorni, grazie ad un atmosfera e dei gusti molto tropicali.
Questa corrente del mondo del bar ha moltissimi appassionati, ed uno di questi è il protagonista della nostra storia, il livornese Nicolò Pedreschi. Dopo molti anni dietro i banconi di Firenze (tra Rivalta, Savoy e Dolcevita) in cui ha perfezionato la tecnica infatti, il bartender labronico ha deciso di lanciarsi in due sfide in cui crede molto: portare il bere miscelato di qualità nella sua Livorno, e creare il primo vero Tiki Bar della Toscana.
Ed è proprio qui, in una ex cantina medicea del ‘600, per secoli votata al ruolo di magazzino da sale che è sorto il Makutu, (parola che curiosamente in lingua Maori vuol dire Grotta dello Sciamano) un locale pulsante di vita, sul filo dell’acqua, che in poco tempo è riuscito a passare un messaggio che nel capoluogo pareva non attecchire: si può spendere un pò di più e bere molto meglio (e magari un pò meno). In bicchieri in ceramica raffiguranti totem e divinità delle isole è possibile godersi il sapore esotico dei classici della cultura tiki come lo Zombie e il Mai Tai, oppure sperimentare il Makutu Special, godendosi la compagnia dei surfisti del tirreno o ascoltando la musica rockabilli di una delle numerose band che transitano da qui lungo l’anno.
Durante questi giorni di freddo intenso, non c’è niente di meglio di una scappata in questo paradiso tropicale in miniatura per ricordarsi per qualche istante quanto è bella l’estate, con i suoi sapori ed i suoi colori.