Parma celebra il 50° compleanno del Sassicaia: il palco del Regio si è trasformato per una sera nel luogo d’incontro tra Firenze – col dolce stellato creato ad hoc da Riccardo Monco (Enoteca Pinchiorri) – e l’Emilia con l’omaggio di Massimo Spigaroli a suggellare una degustazione di tre annate da record della Tenuta San Guido accompagnate da tre stagionature top di Parmigiano Reggiano
Buon compleanno Sassicaia! Per i 50 anni del pregiato rosso della Tenuta San Guido di Bolgheri, Parma ha celebrato il grande rosso toscano in una notte a teatro. L’incontro fra il miglior vino al mondo e la città regina della food valley italiana è avvenuto sotto gli stucchi del Regio in “Un teatro di vino, Sassicaia… 50 anni in una notte”. Una sinfonia di gusto che, fra le note di Giuseppe Verdi e piatti stellati firmati da Enoteca Pinchiorri ed Antica Corte Pallavicina, ha portato sul palco un centinaio di ospiti fra esperti del settore, imprenditori e autorità per discutere di eccellenza, gusto e assaporare il meglio del made in Italy.
A fare gli onori di casa per il compleanno Sassicaia sono stati il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti che ha annunciato che il prossimo premio Parma Unesco City of Gastronomy sarà conferito proprio a Sassicaia, mentre Anna Maria Meo, direttore generale del Regio, ha ricordato come gli antichi riconoscessero in un unico dio, il Dioniso greco, sia le origini delle creatività teatrale, sia l’estasi del nettare più buono. Un “gemellaggio” scritto già secoli fa che oggi trova una nuova dimensione proprio a Parma, cuore della food valley dove si realizza un quinto del fatturato delle Dop e delle Igp del Belpaese.
A condurre la serata è salito sul palco Daniele Cernilli, in arte Doctor wine. “Il Sassicaia – ha spiegato – è stato un vino biodinamico ante litteram: inizi sperimentali, anche deludenti, poi una grande storia”. Nato proprio all’ombra dei celebri cipressi di Bolgheri messi in poesia da Giosuè Carducci, il Sassicaia è stato raccontato anche per immagini. Un docufilm ha ripercorso l’epopea di Mario Incisa della Rocchetta, l’artigiano sognatore che non si arrese mai, arrivando all’eccellenza nel vino, come nelle vittorie con il mitico Ribot, il miglior purosangue al mondo. Dal Piemonte a quell’oasi fra Tirreno e colline che al marchese sembrò un “approdo tropicale”, ecco il luogo perfetto dove far attecchire i suoi sogni, come scrisse nel 1974 a Luigi Veronelli per convincerlo della sua impresa.
Tre annate di Sassicaia e tre stagionature di Parmigiano Reggiano: a presentare la degustazione del re dei rossi hanno pensato Carlo Paoli, direttore generale di Tenuta San Guido, accompagnato da Alessandro Tomberli, direttore di sala di Enoteca Pinchiorri: “L’annata 2010 ha un sapore fresco, meno blasonato, che ricorda la macchia mediterranea; la 2013, più strutturata, racconta di un’estata calda e lunga, mentre la 2015 è l’annata delle annate, pluripremiata ed eletta come miglior vino al mondo anche da Wine Spectator”. Ad accompagnare i calici per un sapido “allegro con brio”, una trilogia di Parmigiano Reggiano, 24 mesi, 40 mesi e 90 mesi: “Il legame con il territorio e una ricerca continua – ha spiegato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio – sono il comune denominatore alla base sia del nostro formaggio che del Sassicaia”.
A proseguire il compleanno Sassicaia, due piatti stellati creati ad hoc per la serata. Lo chef Massimo Spigaroli, una stella Michelin alla sua Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, ha realizzato il primo atto di quest’opera: uno “Stuzzico” alla parmigiana con cappone lessato, verdure di fine inverno, alici e tartufo nero. Il secondo atto è stato affidato a Riccardo Monco, tre stelle Michelin all’Enoteca Pinchiorri di Firenze, che proprio lo scorso anno ha ricevuto a Parma il premio Unesco Creative city of Gastronomy e in città è tornato con “Pane, olio e cioccolato”.