Come noto, il ristorante Alle Murate in via del Proconsolo, a Firenze, cede il passo a un nuovo locale gestito dal guru Umberto Montano e dai titolari del Fishing Lab a Montecatini. Dopo uno stop di 20 giorni, il ristorante cambia faccia. E fascia di prezzo. E probabilmente qualità
Come annunciato qualche giorno fa da Aldo Fiordelli e qui ripreso, il ristorante Alle Murate di Umberto Montano cessa la sua attività così come i fiorentini hanno imparato a conoscerla. Al suo posto arriverà un locale di pesce, il Fishing Lab by San Francisco già presente in Toscana a Montecatini. Il numero di coperti verrà mantenuto identico, così come la divisione su tre piani. In quanto alla tempistica, adesso Alle Murate si prenderà uno stop di una ventina di giorni prima di riaprire i battenti sotto le nuove insegne. Ad annunciare il “cambio di pelle” è stato proprio Montano, su Facebook: “Alle Murate non chiude – scrive l’imprenditore lucano, che è anche socio del primo piano del Mercato Centrale e patròn del Caffè Italiano – ma cambia pelle e son certo che non deluderà. Il Mercato Centrale è un impegno colossale tanto per me quanto per Domenico, e Giovanna non è più così giovane. Alle Murate merita ogni cura per non perdere lo smalto che si è conquistato ed il cambiamento di ora ne attualizza l’identità, alleggerendo e non trascurando il ruolo della sua straordinaria, storica cuoca“.
Bisogna vedere che tipo di ristorante prenderà il posto delle Murate. Secondo Montano si tratta di “una nuova vita sotto il segno dell’innovazione e della qualità”. Già, ma una cosa è sicura: passare da un ristorante il cui prezzo medio per una cena poteva arrivare tranquillamente sui 90 euro ad un altro in cui sarà facile restare sotto la soglia dei 30 euro a persona non può essere operazione senza conseguenze. Sgombriamo il campo da ogni equivoco: siamo sempre ben al di sopra dell’asticella posta dal Comune di Firenze per quanto riguarda la qualità della ristorazione nel centro storico patrimonio Unesco. Tuttavia sarebbe ingenuo pensare di trovare la stessa qualità quando il cliente vede la propria spesa ridursi di due terzi. La formula del Fishing Lab è semplice: sarà possibile costruirsi il proprio menù in maniera modulare, con ogni prodotto (gamberi, scampi, ostriche, salmone, tonno, branzino, orata e così via…) che avrà un prezzo unitario. Insieme a ciò, un’offerta che spazia dall’hamburger (o il lampredotto) di pesce alle fritture di alici fino alle polpette di scorfano.
Inoltre, il cambio di passo rischia di non essere semplice per un locale che ha trovato la chiave del successo non soltanto nell’eccellente cucina territoriale di Giovanna Iorio, ma anche dell’ambiente raffinato, antico, impreziosito da scavi al piano inferiore e da stupendi affreschi in quello superiore. Con un’atmosfera del genere, una cena da 30 euro a persona può segnare uno stacco. La speranza è che comunque quel piccolo percorso “museale” allestito al primo piano possa continuare a essere fruibile.
Infine un augurio, di cuore, al patron Umberto Montano. Finora ha sempre saputo mettere testa, mani e cuore nelle sue operazioni, e i numeri – come dimostra il Mercato Centrale, soprattutto – gli hanno dato ragione.