Fin dalla sua fondazione nel 1978, Banfi ha tratto ispirazione dalla bellezza delle colline toscane dedicandosi incessantemente a trasformare quelle suggestioni in un’esperienza emozionale da racchiudere in ogni bottiglia. La storia della tenuta di Montalcino è permeata da una passione profonda per l’estetica, una passione che si riflette anche nei vini. L’azienda ha riconosciuto l’importanza di trasformare le bottiglie non solo in contenitori di vino, ma anche in opere d’arte che raccontano storie, evocano emozioni e catturano l’immaginazione dei consumatori. L’etichetta diventa così uno strumento attraverso il quale la bellezza del vino e il suo legame con il territorio toscano vengono espressi in modo tangibile e visivo.
L’etichetta prende vita
È con questo spirito e questa sensibilità che dal 2018 Banfi ha deciso di introdurre una edizione limitata del Vermentino “La Pettegola”. Ventimila bottiglie soltanto, ognuna delle quali porta la firma di artisti e designer di fama internazionale. Quest’anno, l’attenzione si concentra su Emiliano Ponzi, pluripremiato artista classe 1978, nato a Reggio Emilia. Un talento eclettico con una ricca esperienza nel mondo dell’illustrazione, delle arti visive e della scrittura.
Ponzi, con la sua visione distintiva, ha immaginato “La Pettegola” come una voce, una confidenza sussurrata da un orecchio all’altro, all’infinito. Il tutto si svolge sotto lo sguardo curioso e un po’ beffardo della vera pettegola, l’uccellino che dà il nome al Vermentino di Banfi, che quest’anno appare in tre posizioni diverse all’interno dell’illustrazione, creando tre edizioni limitate in una.
L’illustrazione di Ponzi, con la sua delicatezza nei dettagli e il tono magenta che avvolge la scena, evoca l’atmosfera di una conversazione intima tra amiche. Ma c’è di più: grazie alla realtà aumentata, l’etichetta prende vita. Inquadrandola tramite l’app Banfi Experience (Apple Store – Play Store) i consumatori vedranno l’etichetta animarsi in un video firmato dallo stesso artista.
“Il primo soggetto riceve il pettegolezzo e lo passa al secondo, in un loop infinito”, osserva Ponzi, aggiungendo: “Mi piace pensare che ogni persona ritratta nel mio artwork venga a conoscenza non tanto di un gossip, quanto di una confidenza intima sussurrata all’orecchio, magari dopo un paio di bicchieri di Vermentino. Ed è proprio la pettegola, quella vera, a cinguettarla per prima”.
Vermentino “La Pettegola”
Il Vermentino “La Pettegola” si apre al naso su agrumi freschi, fiori bianchi e una nota tropicale invitante. Al palato prevalgono freschezza e sapidità, con una persistenza che invita a un altro sorso. Un vino franco e piacevole, che incarna il carattere del territorio toscano e offre al degustatore un viaggio sensoriale attraverso le colline e le coste della regione.