Terza puntata della rubrica dedicata alla Florence Cocktail Week e ai Cocktail Bar coinvolti nella manifestazione. Nel viaggio tra i 21 locali prescelti come ambasciatori del buon bere miscelato a Firenze stavolta vogliamo indicare i cocktail a tema culturale
Abbiamo dunque deciso di pubblicare una serie di articoli tematici che aiutino a trovare il proprio itinerario internamente alla manifestazione. In tutto ne proporremo sette, uno per ogni giorno della FCW, così da poterli provare tutti. In questo terzo articolo, dopo aver parlato di prezzi e di location, ci occupiamo di tematiche legate alla cultura. Infatti molti dei signature cocktail della manifestazione sono dedicati a tematica precise, che spaziano dalla storia alla geografia, fino alla letteratura e al cinema. Ecco il percorso che consigliamo a chi – grazie a cocktail a tema culturale – vuole approfittare della FCW per ampliare le proprie conoscenze, raccontato con le parole degli stessi bartender:
Bitter Bar – Cinema
“Dopo Mel Stuart e Tim Burton, Bitter Bar si arma della stessa creatività di Willy Wonka e mette in palio il famosissimo biglietto d’oro che dà accesso alla fabbrica di cioccolato.”
Empireo Ground Living – Letteratura
“Personale omaggio a David Herbert Lawrence, autore del popolare e allora scandaloso romanzo “Lady Chatterley’s Lover”. Così come lo scrittore trovò ispirazione tra le stanze del Plaza Lucchesi, allo stesso modo ci siamo ispirati per dar vita a questo cocktail dall’aspetto suadente e dal potere afrodisiaco.”
Gurdulu – Cinema
“Come il diavolo e l’acqua santa, amo il regista Stanley Kubrick, che nella sua pellicola “Arancia Meccanica” descrive perfettamente questo concetto: i ragazzi che bevono un bicchiere di latte puro e candido, diabolico nelle conseguenze.”
La Menagere – Storia
“La Belle Époque è un periodo storico caratterizzato da innovazioni e progressi senza uguali, che contribuirono a un miglioramento delle condizioni di vita e al diffondersi di un senso di ottimismo. Per me rappresenta uno stato d’animo raggiunto facendo il lavoro dei miei sogni, circondato da persone che collaborano per realizzare obiettivi comuni. Non esiste una Bella Époque senza una Bella Équipe!”