Nel giorno dedicato alla donna, raccontiamo cinque giovani chef toscane (cuoche, pastry chef, bartender) da tenere d’occhio per il prossimo futuro
Da qualche tempo a questa parte c’è sempre una certa dose di incertezza e scetticismo, nell’approcciarsi a scrivere un pezzo correlato alla festa della donna. In tempi di forte attenzione alla parità di genere e alla lotta alla discriminazione, infatti, il rischio è che un articolo dedicato ai talenti “rosa” emergenti possa essere visto in qualche modo come un omaggio non richiesto, una celebrazione fuori dal tempo, una cortesia una tantum. Tuttavia riteniamo che se oggi possiamo dare spazio alle cinque giovani chef toscane da tenere d’occhio per il prossimo futuro – cuoche, pastry chef o bartender che sia – è perché questi talenti li abbiamo incontrati nelle settimane e nei mesi precedenti, quindi questa lista è tutt’altro che una cernita per l’occasione.
Altra premessa importante: la Toscana è piena di talenti femminili, sia in cucina che in sala. Pensiamo a chef di grido come Valeria Piccini, Karime Lopez, Silvia Baracchi, Maria Probst e Deborah Corsi, o giovani talenti già noti ai più come Elisa Masoni a Signa e Giulia Talanti a Prato. Idem dicasi delle barlady come Veronica Costantino, Virginie Doucet a Firenze o Francesca Gentile a Montecatini, o ancora di gelatiere del calibro di Cinzia Otri a Firenze o Ilaria Scarselli a Fucecchio. Qui abbiamo voluto dare spazio a nomi forse ancora non del tutto “esplosi”, e proprio per questo – repetita iuvant – da segnare sul taccuino degli appunti, tra le cucine e le sale dei ristoranti toscani.
Chef Elena Rindi (Olivia, Firenze)
Classe ’87, la giovane chef Elena Rindi ha già alle spalle esperienze “stellate” con Marco Stabile a Firenze e Oliver Glowig a Roma, e – dopo un passaggio al Borgo San Jacopo con Peter Brunel, sempre in riva all’Arno – ha passato l’ultima estate insieme al compagno, lo chef Leonardo Santopietro, a Villa Corsini a Mezzomonte nell’ambito della kermesse “E-state in villa”. Da qualche tempo è alla guida della cucina di “Olivia” in piazza Pitti, dove ha preso il posto di Giacomo Piazzesi, grazie al particolare legame con l’olio extravergine.
Pastry chef Francesca Benedettelli (Santa Elisabetta, Firenze)
Romana di origine ma di stanza a Cavriglia (Arezzo), lavora al ristorante che più di ogni altro nel 2020 ha vissuto un annus mirabilis, il neo-bistellato Santa Elisabetta a Firenze, fianco a fianco allo chef Rocco De Santis. Una laurea in Architettura in tasca e tanta passione per la pasticceria, dopo la Scuola di pasticceria all’Alma e uno stage al “Nuovo Mondo” di Paolo Sacchetti a Prato, ha lavorato a Londra nel ristorante di Moreno Cedroni all’interno del Baglioni Hotel. Dal 2018 è al Brunelleschi Hotel e al ristorante Santa Elisabetta.
Pastry chef Maria Loreta Di Gioia (Largo9, Firenze)
Giovane di origine pugliese – è originaria di Lucera, nel foggiano – da qualche anno si sta facendo le ossa nel mondo della pasticceria a Firenze, e si è fatta conoscere negli anni passati al Belmond Villa San Michele, a Fiesole, restandoci anche sotto la guida dello chef Alessandro Cozzolino. Adesso si divide tra le cucine della Beppa Fioraia e di Largo9, la nuova pizzeria in lungarno Annigoni a Firenze.
Chef / Pastry chef Mariangela Prianti (Tenuta di Paganico)
Chef professionista diplomata all’Alma – la Scuola internazionale di cucina di scuola di cui il maestro Gualtiero Marchesi è stato rettore – già da cinque anni, Mariangela Prianti è originaria di Santa Fiora, in Maremma, e vive e lavora alla Tenuta di Paganico. Ma in precedenza si è fatta le ossa al Silene di Roberto Rossi, poi alla Tenda Rossa con Maria Probst e – per un anno e mezzo – da Caino alla corte di Valeria Piccini.
Bartender Elisa Zurlini (Filippo, Pietrasanta)
A 36 anni – di cui 18 passati dietro ad un bancone – Elisa Zurlini ha vissuto il bar a 360°, dall’iniziare il turno alle cinque di mattina in pasticceria, ad andare a dormire a quell’ora dopo aver lavorato nei pub. Un passato da militare, ha iniziato a studiare a fare corsi su corsi per migliorarsi e creare il suo stile. Da un paio d’anni è parte della brigata del Ristorante Filippo a Pietrasanta, un esperienza molto stimolante dove fondere il mondo dei cocktails con la cucina.