sabato 20 Aprile 2024
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Provati per voi: Fiaschetteria di pesce, pregi e difetti dell’essere piccoli

Per un ristorante essere piccoli ha sicuramente dei vantaggi – atmosfera intima e informale, tempi di servizio veloci – ma anche punti negativi: lo sgabello con “vista” sul muro non è il massimo, così come essere troppo vicini alla cucina significa ascoltare le litigate ai fornelli. Ecco pregi e difetti della Fiaschetteria di Pesce, a Firenze

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Da tempo è uno dei locali più caratteristici della movida fuori dal centro storico, non fosse altro perché in una città dove i ristoranti di pesce si trovano spesso in strutture di medio-alto livello, lui ha invece puntato tutto sul tocco friendly e informale che deriva dalle dimensioni ridotte. Già, perché la Fiaschetteria di Pesce in piazza Gaddi, a Firenze, è effettivamente un ristorante piccolo. Se come si diceva a proposito di Godzilla (e non solo….), “le dimensioni contano”,  in questo caso ciò non è del tutto vero. L’essere piccoli, in questo caso, ha sì qualche difetto, ma anche diversi pregi. Ecco gli uni e gli altri.

Tavolo con vista (muro)

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Certo, non che la vista su piazza Gaddi sia la più evocativa ed esaltante di Firenze. Però cenare su una mensola con davanti il piastrellato del muro a pochi centimetri dal naso non è proprio l’ideale. Questo ci è capitato, in un sabato sera (ok, me la sono cercata) di fine gennaio. Tra l’altro, per far posto ad altri commensali ci è toccato persino scalare di posto con gli sgabelli e diminuire il già basso spazio vitale.

Buona qualità e fantasia nella presentazioni

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La Fiaschetteria di Pesce ha riservato la piacevole sorpresa di una tartare di ricciola in agrodolce con ananas, lime e aceto balsamico. Un piatto dal buon compromesso qualità/prezzo (16 euro), originale nella presentazione e riuscito nel gioco di contrasti.

Cucina vicina (anche troppo…)

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In uno spazio così piccolo capita di dover mangiare a poca distanza dalla cucina. Il che non sarebbe un problema, specie quando è presente un buon impianto di aerazione per non arrivare in sala fumi e profumi della cucina. Peccato essere invece incappati nella serata di un discreto (ma rapido) scazzo verbale nella brigata: un litigio, una discussione troppo animata, sta di fatto che mezzo locale si è girato ad ascoltare.

Locale piccolo, quantità grandi

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Ecco, questo ci è piaciuto della Fiaschetteria di Pesce: pur essendo piccolo nelle dimensioni, i piatti che escono dalla cucina non seguono la stessa logica. Anzi, sembrano quasi voler compensare con la quantità la scarsità di spazio pro-capite. Ecco dunque un menù con porzioni abbondanti, gratificanti e soddisfacenti. Questo almeno si può certamente dire dei generosi paccheri alla trabaccolara (foto in alto), saporiti e ben preparati. Meno invece dei moscardini (foto in basso), dal colorito inusuale e alle prese con una vellutata decisamente troppo liquida e acquosa per poter essere apprezzata.

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Soddisfacente invece la scelta dei vini, con una ovvia prevalenza di bianchi – a partire dai friulani Zorzettig – e la cortesia del servizio, unita a una certa celerità nel servizio. Un locale aperto fino a tardi, che forse nei giorni infrasettimanali riesce a limare i difetti mantenendo inalterati i pregi.

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