Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il Regolamento di esecuzione con l’iscrizione della denominazione “Finocchiona IGP”. Un passo in avanti nella lotta alla contraffazione di una delle eccellenze toscane
Arriva il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) per la Finocchiona, il celebre insaccato toscano aromatizzato al finocchio. Una denominazione arrivata dall’Europa e concessa soprattutto per tentare di arginare il fenomeno della contraffazione, dal momento che in giro per il mondo si trovano prodotti come il “Finocchiono” americano. Quest’ultimo – prodotto e venduto a New York – rappresenta uno dei tanti prodotti “tarocchi” scovati da Coldiretti in questi anni in giro per il mondo insieme ai vari Sangiovese – Chianti “Forest Ville” prodotto nella Napa Valley, al salame “Toscano” prodotto in qualche paese sconosciuto degli Usa, al “Fennel Pollin Saleme” e alla “Palenta” prodotta in Serbia, insieme all’olio ‘extravergine’ che sfrutta immagini e riferimenti della toscanità, come per esempio Firenze, per commercializzare confezioni il cui l’olio è la somma di miscele provenienti da Paesi europei.
Tutti prodotti che con la Toscana non hanno nulla a che fare ma che finiscono sugli scaffali arrecando un gravissimo danno economico e di immagine al paniere di prodotti e alle imprese agricole della regione. A sollecitare lo stop ai finti prodotti italiani è Coldiretti Toscana, dopo la pubblicazione, da parte del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del Regolamento di esecuzione con l’iscrizione della denominazione “Finocchiona IGP. Proprio per questo motivo, si sta formando in questi giorni un apposito consorzio di tutela.
“Si consolida così il primato della qualità e della varietà agroalimentare della Toscana che con 463 ‘bandiere del gusto’ è la regione con la più alta concentrazione nazionale di specialità alimentari”, dice Coldiretti. La zona di produzione della Finocchiona IGP comprende l’intero territorio continentale della Toscana, escludendo le isole. La principale caratteristica che differenzia e rende la Finocchiona unica nel panorama dei salumi è il marcato e inconfondibile aroma del finocchio utilizzato in semi e/o fiori nell’impasto e la morbidezza della fetta che talvolta tende a sbriciolarsi al momento del taglio. Per questo è anche chiamata ”Sbriciolona”.
“Il riconoscimento dell’Ue della Finocchiona IGP è un segnale importante e positivo – spiega Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – in vista anche dell’apertura dell’Esposizione Universale di Milano e che avrà, proprio nella Toscana del buon vivere, una delle attrazioni più ambite e ricercate da parte dei visitatori”.