In principio, quando il desiderio di cenare fuori casa superava la voglia di mettersi ai fornelli, era necessario spostarsi e andare al ristorante. Poi venne la novità dello chef a domicilio – di cui a Firenze lo chef Arturo Dori è stato uno dei precursori, con risultati lusinghieri – e adesso è arrivato il passaggio ulteriore, ovvero la nuova frontiera (o, per dirla con Charles Darwin, l’evoluzione della specie). Una curiosa variante dello chef a domicilio, a Firenze, è il ristorante indiano a domicilio. Un’idea lontana anni luce dal fattorino del ristorante cinese che zigzagando tra le auto riesce a portare fin sulla soglia di casa involtini primavera e riso al curry in tristi confezioni di alluminio o bicchierini di plastica con due dita di salsa similpiccante. Allo stesso tempo, però, un’idea lontana dal concept del catering tradizionale.
Già, perché quello che esiste a Firenze – il cui nome è “India at your home” (l’India a casa tua) – è un cuoco che arriva a casa e prepara pranzi o cene nella cucina del cliente, usando solo prodotti freschi. Se è vero che per gustare una buona cucina indiana oggi a Firenze non è certo necessario raggiungere in aereo il Kerala, nell’India del sud, di certo però avere tutto a domicilio può essere un gradevole incentivo a provare cucine esotiche.