Una volta, ad aggirarsi per l’Europa era lo spettro del comunismo. Molto presto, invece, ad aggirarsi per le strade di Firenze sarà lo street-food itinerante di Enrico Lagorio, titolare della tenuta “La Fratta”, in Valdichiana. Il suo obiettivo è portare le eccellenze della sua azienda agricola toscana direttamente in città, e poi allargarsi al resto d’Italia. Grazie al suo impegno per modernizzare e commercializzare le produzioni, mantenendo gli equilibri della tradizione, ai toscani ed in seguito a tutta Italia verranno offerte due importanti novità: la “Birra Agricola” e i “Torelli”.
Il primo prodotto è una birra agricola, non solo artigianale. C’è una differenza sostanziale: in molti ormai (quasi 70 solo in Toscana) producono quella che viene definita “birra artigianale”, ma per questa non è necessario che l’orzo e le materie prime utili per realizzarla siano italiane. Un birraio artigianale può tranquillamente acquistare orzo da altri Paesi e realizzare un ottimo prodotto. La birra agricola invece deve essere prodotta con orzo che proviene almeno per il 51% dai terreni dell’azienda che la produce. Si tratta, quindi di un vero prodotto a km zero a partire dalla materia prima fino all’imbottigliamento.
Tra pochi giorni saranno pronti anche i “Torelli” due truck food che si aggireranno per Firenze offrendo uno street food veramente genuino. I prodotti principali venduti da questi mezzi saranno l’hamburger di Chianina e hot dog di maiale toscano: anche in questo caso la carne proverrà dall’allevamento dell’azienda la Fratta. Naturalmente sui “Torelli” sarà disponibile la birra agricola per completare un pranzo o una spuntino di qualità, ma soprattutto realmente a km zero. In questo caso, infatti, non è il consumatore che va verso l’azienda agricola, ma è quest’ultima che porta i suoi prodotti di qualità in città.
E, sicuramente, la qualità è la caratteristica principale de La Fratta tenuta storica (la sua nascita risale al XII secolo) situata in Val di Chiana in Comune di Sinalunga. Nel 1934 la tenuta ha ottenuto con regio decreto il titolo di nucleo di selezione e l’iscrizione al libro genealogico della razza Chianina; inoltre, attualmente, è una fra le più grandi aziende che allevano questa razza bovina, con circa 400 capi. Oltre a questo, naturalmente, l’azienda si caratterizza per la produzione biologica finalizzata all’allevamento zootecnico, ma produce anche ortaggi, vino, olio e, naturalmente, l’orzo per la produzione della birra.