Nato per superare il concetto di ristorazione tradizionale di pesce, il concept Fishing Lab punta sull’accessibilità: il menù, a base di prodotti ittici crudi e cotti, permette di scegliere tra la mezza porzione e l’intera. Dopo Montecatini e Firenze, apre il nuovo locale a Pietrasanta
Il format
Firmato dall’azienda Bizionaire, che da anni sviluppa format di ristorazione differenzianti, Fishing Lab vanta all’attivo tre locali: il primo di Montecatini Terme, il secondo di Firenze e il terzo di Pietrasanta inaugurato lo scorso luglio. Il suo modello di business si fonda sulla volontà di: «Dare la possibilità al cliente di comporre liberamente il suo pasto» ha commentato il titolare Pierluigi Bizzarri.
Tra crudo e cotto
Fishing Lab non pone vincoli al cliente: è una sorta di laboratorio in cui è possibile selezionare gli ingredienti, scegliere la tipologia di cottura del piatto e sperimentare abbinamenti particolari. La carta si compone di pesce crudo, come le tartare: di salmone, tonno e branzino. Per poi passare ai crostacei da ordinare anche singolarmente: gamberi rossi o tigre, scampi e ostriche. Non mancano i Poke: una base di partenza con riso, verdure e frutta a cui aggiungere pesce a scelta dal menù. Il Sushi arricchisce l’offerta a cui si accostano proposte di street food di mare, ribattezzate “Street Fish” e piatti di tradizionali toscani rivisitati. La lista dei dolci è prodotta da Gelati Toscani a Firenze, altra realtà di Bizionaire, tra cui è possibile degustare i Linghiotti: baverese, parfait, bisquit, tronchetto.
Rompere gli schemi
La semplicità e l’accessibilità è ciò che caratterizzata Fishing Lab: un format rivolto ad un target eterogeneo che invita a vivere un’esperienza alternativa, scardinando le convenzioni della tavola con un particolare occhio alla spesa. L’innovazione non riguarda solo il concept, ma anche gli spazi: il locale di Pietrasanta, progettato su più livelli, ha uno stile minimal con richiami coloniali abbellito da luci all’avanguardia che regalano un’atmosfera suggestiva.