A conquistare il Gin Awards 2023 – l’undicesima edizione della rassegna organizzata a Milano da Luca Pirola – nella categoria “Best Italian Gin” è stato Gin Milano, convincendo la giuria composta da 50 esperti tra professionisti del settore beverage. Il Gin Awards è il riconoscimento che viene dato da professionisti ad altri professionisti per premiare un mercato ancora fortemente in espansione come quello del gin, testimoniato dal successo del volume “Gingegneria Applicata 2.0” di Lorenzo Borgianni. Il premio, nato nel 2013, che fa affidamento sull’olfatto e sul palato di un panel di giudici internazionali quest’anno ha visto trionfare nella categoria “Best Italian Gin” il Gin Milano. Il progetto di Gin Milano nasce dalla passione dei giovani imprenditori di Élite srl, tra cui Ruggero Del Zotti e Roberto Attilio Nisoli, che spinti dalla voglia di celebrare l’eleganza e la bellezza ispirandosi alla città di Milano, hanno deciso di realizzare un vero London Dry Gin. La silhouette della bottiglia, slanciata e distintiva, si ispira alla figura di un manichino e indossa, come un capo d’alta moda, un’etichetta in tessuto filato.
All’interno, un distillato di pregio realizzato in collaborazione con Eugin Distilleria Indipendente con distillazione in caldaia e corrente di vapore, in alambicco discontinuo a bagnomaria Műller, senza aggiunta di additivi. La coltivazione delle botaniche è a sostegno di progetti etici e di inclusione sociale grazie al coinvolgimento nella produzione di due Cooperative Sociali, Koala e Valdibella. Ciò che ha convito la giuria dei Gin Awards 2023 è stata la particolare eleganza espressa sia al naso che al palato, conferita da una selezione di botaniche capaci di suscitare diverse emozioni ben distinte tra loro, come in un profumo. “È una grande soddisfazione ricevere questo riconoscimento – afferma il co-fondatore del brand, Ruggero Del Zotti – dopo pochi mesi dalla prima produzione di Gin Milano. Un lavoro di squadra intenso per oltre due anni in cui non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo di voler esprimere eleganza, bellezza, identità e inclusività”.
La competizione viene divisa in quattro categorie: oltre al premio vinto da Gin Milano ci sono Best International Gin, che ha visto al primo posto il Glendalough Wild Botanical Gin (Coca Cola HBC), realizzato da botaniche selvatiche raccolte nelle montagne intorno alla distilleria; Best idea concept, che premia l’idea che ha dato vita al progetto, lo storytelling e l’efficacia del messaggio quest’anno vede al primo posto Enfleurage Gin, che racconta e reinventa una fascinosa vicenda ottocentesca legata a Maria Luigia d’Austria; Best packaging che valuta la bottiglia, l’etichetta e lo sviluppo dell’idea dal gin alla bottiglia fino alla comunicazione, che ha visto trionfare Xamorfos (Distill Hub), un gin dall’aspetto e dalla storia singolari. Il formato della bottiglia non permette di applicare un’etichetta adesiva che non faccia le pieghe sul lato curvo, da qui la decisione di non incollarla ma di assicurarla con un paio di elastici di caucciù riciclato.