Sono ben 65 i cappelli assegnati dalla Guida Ristoranti Espresso 2020 in Toscana. Confermati i cappelli d’oro per Caino, Enoteca Pinchiorri, Lorenzo, Romano. Ecco le new entries, chi sale e chi scende
Nuovi cappelli (PS, Menagere) e cappelli che scompaiono (Franco Mare, il Falconiere, il Casale del Mare e l’Osteria Volpaia), alcuni che fanno salti in avanti (Lux Lucis e Bracali) e altri che retrocedono (Borgo Santo Pietro e Meo Modo). Sono ben 65 i cappelli assegnati dalla Guida Ristoranti Espresso 2020 in Toscana, erano 64 l’anno scorso. A livello apicale sono confermati i cappelli d’oro regionali per Caino, Enoteca Pinchiorri, Lorenzo e Romano.
Nessun 5 cappelli, quest’anno, ma due nuovi “4 cappelli”: si tratta del Lux Lucis di Forte dei Marmi – il cui chef Valentino Cassanelli si porta a casa anche il premio speciale per la pasta dell’anno – e di Bracali a Massa Marittina. Perdono cappelli invece Borgo Santo Pietro a Firenze e Meo Modo a Chiusdino (da 4 a 2), complici i numerosi avvicendamenti in cucina e in sala.
I sei tre cappelli della Guida Ristoranti Espresso 2020 in Toscana vanno al Palagio di Vito Mollica, al Bistrot di Andrea Mattei (ne aveva due), alla Magnolia di Cristoforo Trapani, al Giglio, al Bucaniere e ad Atman di Marco Cahssai (ne avevano due). Mantiene il terzo cappello il Borgo San Jacopo (anche qui nuovo chef), ma solo nella pagina iniziale: sia nell’elenco toscano che sulla scheda i cappelli sono due.
I due cappelli della Guida Ristoranti Espresso 2020 in Toscana sono invece stati assegnati a 24 locali: alcuni sono confermati – Winter Garden del St. Regis, la Bottega del Buon Caffè, Ora d’Aria, Piccolo Principe all’hotel Principe di Piemonte, l’Imbuto, il Pellicano, l’Andana, la Pineta, Perillà e Silene – e altri nuovi, come Cibreo, Cibleo, Gucci Osteria, La Leggenda dei Frati, la Menagere (in alto nella foto), Villa Grey, Punto Officina del Gusto, Arnolfo (ne aveva uno), Castello di Spaltenna (ne aveva uno), Borgo San Felice, Rosewood di Castiglion del Bosco (ne aveva uno) e l’Osteria di Passignano (ne aveva uno). Per Borgo Borgo Santo Pietro è invece la retrocessione dai quattro cappelli.
Tanti, ben 29, i ristoranti toscani premiati dalla Guida Ristoranti Espresso 2020 con un cappello. Si tratta del Grand Hotel Minerva, il Bistrot di Villa Cora, Gurdulù, Santa Elisabetta dell’Hotel Brunelleschi, Grand Hotel Savoy, Se.Sto on Arno, Filippo Mud, Pesce Briaco, Contrada di Castelmonastero (aveva due cappelli), Osticcio Enoteca, La Torre del Castello del Nero, Antica Porta di Levante (new entry), Baldo Vino, Butterfly, Castello di Fighine, CumQuibus, Da Bibo, Del Duca, Osteria del Borro, La Tenda Rossa, Il Merlo, Locanda Martinelli, Maggese (new entry, in alto lo chef Fabrizio Marino), Myo al Centro Pecci, Osteria della Magona, Osteria Le Logge, Pozzo di Bugia, PS (new entry) e Terramira.
Escono dalla lista dei “cappelli” della Guida Ristoranti Espresso 2020 diversi ristoranti toscani, comunque presenti sulla guida: Franco Mare a Marina di Pietrasanta, il Falconiere di Cortona, il Casale del Mare a Castiglioncello, l’Osteria Volpaia a Radda in Chianti.
A livello di pizzerie, ecco quelle premiate dalla Guida Ristoranti Espresso 2020 in Toscana: O’ Scugnizzo (Arezzo), la Divina Pizza (Firenze) con tre “contro-spicchi”, Giotto (Firenze), lo Spela (Greve in Chianti), Apogeo (Pietrasanta), Da Cecio (Porcari), La Pergola (Radicondoli), Battil’oro (Seravezza), Chicco (Colle Val d’Elsa) e il Pachino (Viareggio).