Ai piedi dell’antico borgo medievale di Torri di Sovicille (Siena), immerso nella tipica campagna senese, all’interno di un vecchio fienile completamente ristrutturato in stile minimal chic, circondato da vigne e campi di grano, si trova il ristorante La Sosta del Cavaliere, dalla cui finestra si scorgono le torri di Siena. La cura dei dettagli e le particolarità della saletta degli specchi, così come l’unicità della vetrina con i vini a vista rendono questo ambiente unico nel suo genere, incantevole angolo di armonia ed eleganza ed indimenticabile sosta gourmet.
È questo il ‘sancta sactorum’ dello chef patron Lorenzo Fiorenzani, la cui passione della cucina è insita in lui fin da bambino, quando con curiosità e voglia di imparare guardava con entusiasmo sua nonna nella preparazione di piatti tipici toscani. Se la cucina toscana è stata la base per l’interesse dell’arte culinaria di Leonardo oggi le sue proposte sono fine dining, a base di selezionate materie prime, ispirate dalla grande varietà e qualità dei prodotti del territorio.
“A La Sosta del Cavaliere, oltre al classico menu alla carta – sottolinea lo chef Leonardo Fiorenzani – proponiamo un viaggio esperienziale di gusto che si caratterizza nei miei quattro menu degustazione. Si tratta di quattro proposte (ìRicordi, Alchimia, Radici e Artemia) che caratterizzano il mio percorso professionale in cucina. Quattro menu con la possibilità di abbinamento vini selezionati da mia moglie Michela Bigio, Sommelier AIS”.
In merito al piatto al quale Leonardo è particolarmente legato lo chef prontamente risponde: «Non uno ma due: l’antipasto Perla di pecorino, ortica, miele mille fiori, pere, noci, curcuma e il dessert Gorgonzola, cioccolato, caffè e cocco», mentre tra i piatti assolutamente da assaggiare a La Sosta del Cavaliere aggiungiamo noi: il Risotto al cavolo nero, fegatini, pecorino, mandarino, nocciole e il Daino affumicato, dolceforte, olive leccino, pastinaca. La Sosta del Cavaliere è la materializzazione del sogno di Leonardo: aprire un ristorante tutto suo nella campagna senese a pochi chilometri di distanza dalla città del Palio.