Leonor Espinosa, chef del ristorante Leo a Bogotá, eletta migliore chef donna dell’anno per The World’s 50 Best Restaurants 2022. Alta cucina contemporanea con contaminazioni indigene: nel menù formiche giganti, noci di cacay e semi del deserto
Rimane in Sudamerica il prestigioso titolo di The World’s Best Female Chef: da Lima quant’anno ci spostiamo a Bogotà, nel quartiere Chapinero. È qui che lavora la chef Leonor Espinosa, riconosciuta a livello internazionale come una delle figure culinarie più influenti del Paese. Già nominata Latin America’s best Female Chef nel 2017, Espinosa si è distinta per la funzione sociale della sua cucina, volta alla tutela della biodiversità delle comunità rurali e indigene della Colombia.
Chef Leonor Espinosa, autodidatta e visionaria
Con un passato da manager nel mondo della pubblicità, Leonor Espinosa decide di dedicarsi alla cucina e nel 2015 apre Leo, ristorante colombiano all’avanguardia conosciuto originariamente come Leo Cocina y Cavas. Nel 2021 Leo cambia location e si trasferisce nel quartiere Chapinero. Qui, la chiave di volta: un menù degustazione realizzato solo con ingredienti locali. Un’esperienza gastronomica ispirata al concetto di “CicloBioma”, cioè allo studio della biodiversità dei numerosissimi ecosistemi colombiani e all’utilizzo delle diverse specie (vegetali e non) in cucina. Formiche giganti, code di caimano amazzonico, vermi mojojoy provenienti dalle foreste pluviali, pelle e lingua del pesce pirarucu amazzonico, noci di cacay e semi del deserto. Ingredienti insoliti che puntano alla conservazione della memoria dei diversi biomi e alla loro valorizzazione.
Funleo, dalla cucina all’attivismo
Tutela della biodiversità e valorizzazione degli ingredienti locali sono battaglie che Leonor Espinosa porta avanti anche al di fuori della cucina. Nel 2008 fonda con sua figlia Laura Hernandez-Espinosa (capo sommelier di Leo) Funleo, organizzazione no-profit che ha come obiettivo quello di recuperare e promuovere le tecniche ancestrali e le materie prime di ogni singola comunità colombiana. Rafforzando la loro identità gastronomica, la chef di Bogotà persegue un duplice obiettivo: la trasformazione del loro patrimonio biologico in una risorsa economica per il benessere e l’autosufficienza economica locale e la sensibilizzazione sull’importanza della tutela dei diversi ecosistemi. Espinosa ha contribuito anche alla creazione di un Centro gastronomico nel Golfo de Tribugá, utilizzato come rifugio per le persone affette da dipendenze o coinvolte nel traffico di droga.
“Ricevo questo premio con grande gioia perché ora la mia voce si farà sentire un po’ di più” commenta Leonor Espinosa. “Si tratta di un riconoscimento che mi permetterà di continuare a utilizzare la cucina come importante leva per il benessere sociale ed economico, soprattutto nei paesi in via di sviluppo”. La cerimonia di premiazione del The World’s Best Female Chef 2022 si terrà a Londra, al mercato Old Billingsgate, lunedì 18 luglio.