venerdì 29 Marzo 2024
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Libri: Fernanda Roggero e gli 11 “rivoluzionari” del gusto made in Italy

Il volume “Fuori Menu” della giornalista Fernanda Roggero (ed. Luiss University Press) passa in rassegna 11 case histories di imprenditori che con coraggio e passione hanno cambiato la percezione dello stile italiano

fernanda roggero

Una carrellata di rivoluzionari, ma di quelli che al clamore delle barricate preferiscono esercitare virtù come coraggio, passione, sperimentazione e stile. Rivoluzionari che hanno abdicato alle vie facili e comode del “già visto” e che invece hanno scelto di puntare sulle materie prime del loro (e nostro) Paese per distinguersi dalla massa, evolvere, fare tendenza e guidare lo stile italiano del gusto. Sono gli 11 imprenditori che la giornalista Fernanda Roggero – una che il mondo del food lo conosce piuttosto bene – ha riunito nelle pagine del libro “Fuori Menu” (ed. Luiss University Press), il cui sottotitolo non lascia equivoci: “Gli imprenditori che hanno rivoluzionato il gusto made in Italy”.

Il volume – con prefazione a cura di Marino Niola e arricchito da un’intervista allo chef Niko Romito – è infatti ha il sapore di un viaggio nel Paese che ha inventato la dieta mediterranea e in cui l’industria del bere e mangiare bene conta il 15% del Pil nazionale, alla scoperta delle aziende che continuano la tradizione di un settore – quello dell’enogastronomia – considerato fattore di sviluppo e lavoro ben oltre i confini nazionali. E se l’industria agroalimentare italiana è l’asse portante in cui tradizione e sperimentazione, familismo e concorrenza, sostenibilità e territorio si legano per costituire un modello virtuoso, Fernanda Roggero seleziona 11 storie d’eccellenza, dal cuore delle Dolomiti a Pantelleria, con una sorprendente varietà di gusti e sapori a comporre un imponente ritratto nazionale.

fernanda roggero

Ci sono brand noti, come le bollicine di Ferrari, la salsa di pomodoro emiliana Mutti, il caffè Illy, la grappa della famiglia Nonino e il riso Acquerello. Ma accanto ad essi ecco altri nomi forse più familiari agli addetti ai lavori, come gli spaghetti del Pastificio Felicetti, l’azienda Mieli Thun, i vini siciliani della cantina “in rosa” Donnafugata, il parmigiano del Caseificio Gennari, il panettone artigianale Loison e persino la chiocciola Metodo Cherasco. “Fuori menu – spiega l’autrice – è un sorprendente itinerario attraverso l’Italia, un grande racconto corale di come aziende diverse per vocazione, strategia e prodotti possano essere riconducibili tutte a un’unica grande missione: proiettare nel futuro il gusto del made in Italy”.

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Emiliano Wass
Emiliano Wass
Antropologo, docente universitario, consulente editoriale, traduttore e curatore. All'enogastronomia arriva dall'antropologia, convinto che il cibo sia l'unico vero elemento identitario delle persone. Ha svolto lavoro di campo in Messico, occupandosi di diritti e tradizioni indigene. Ha scritto su Finzioni, Doppiozero, Scrivo.me, Distillerie.it.

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