venerdì 29 Marzo 2024
HomeLibri/cine/tvIl libro: "Cucinare...

Il libro: “Cucinare Lontano” di Jean Michel Carasso e Luisa Ghetti

Più che un ricettario è un richiamo costante al relativismo geografico e gastronomico, un invito alla consapevolezza che il gusto e la cucina non hanno barriere, un modo per non dimenticare che nessun luogo è davvero lontano. Ecco perché la preziosità di “Cucinare Lontano” di Jean Michel Carasso e Luisa Ghetti trascende le sue 360 ricette

jean michel Carasso luisa ghetti cucinare lontano

In 216 pagine piene di ricette, ingredienti, porzioni, dosi e numeri c’è di che sbizzarrirsi, ai fornelli. Eppure il vero valore di “Cucinare Lontano” (Nuova Editoriale Florence Press, 15 euro) di Jean Michel Carasso e Luisa Ghetti sta in quello che viene prima delle 360 ricette, ossia nella ratio stessa di questo insolito volume di cucina. Già, perché prima di pensare alla pancia o alla gola, il libro si rivolge alla testa di chi legge. Con un obiettivo ben chiaro: richiamare costantemente il lettore a una relatività geografica e gastronomica, invitarlo a prendere consapevolezza che il gusto e la cucina non hanno barriere, ricordargli che nessun luogo è davvero lontano. Concetti ben chiari sin dall’introduzione, che segue la prefazione di Allan Bay. È qui che lo chef Jean Michel Carasso – già nostro ospite su queste pagine virtuali – spiega la genesi del nome del volume, e insieme il suo significato.

jean michel Carasso luisa ghetti cucinare lontano

Tutto parte da una vecchia barzelletta ebraica, quella in cui due amici russi si incontrano e uno dice all’altro che sta per partire per l’Australia. L’altro chiosa: “Ma è molto lontana, l’Australia” e l’altro risponde, con aria rassegnata: “Molto lontana da dove?”. “Ecco, di questa consapevolezza della relatività dello spazio che ha da sempre il popolo della Diaspora – spiega lo chef, classe ’45, ebreo nato in Africa, vissuto in Francia e trapiantato in Italia – di quest’assenza di frontiere mentali (…), noi abbiamo fatto la nostra bandiera”. A mescolarsi con armonia lungo le pagine di Cucinare Lontano sono state due realtà molto diverse: da un lato l’internazionalismo culinario, linguistico, affettivo e culinario di chef Carasso, dall’altro l’italianità e l’autenticità di Luisa Ghetti Mati, romagnola di nascita e pistoiese d’adozione.

15492622_10154300548454685_2874600369039631119_n

Due percorsi diversi, quasi opposti, dal cui incontro è nato un libro di ricette che è un inno al pensiero aperto gastronomico, alla coesistenza armoniosa tra sapori e stili differenti. “Lei in me ha trovato una fonte di conoscenza multietnica – racconta ancora chef Carasso nell’introduzione di Cucinare Lontano, nella foto in alto insieme all’editore Leonardo Tozzi – e io in lei ho scoperto l’Italia degli italiani a tavola. È ineluttabile: i popoli migrano, le frontiere cambiano, i contatti si fanno più ravvicinati e le culture si incontrano (e si scontrano) anche a tavola. La cucina è il terreno più fertile dove far crescere questa consapevolezza”. Ed è anche il motivo per cui le ricette non sono divise per area geografica. Poi ci sono le ricette, trasversali e numerose. Ma questa è un’altra storia.

Rimani aggiornato: iscriviti!

ARTICOLI SIMILI

Massimo Montanari non ha certo bisogno di presentazioni. Ma se foste tra quei pochi che ancora non lo conoscono, sappiate che si tratta del...

DELLO STESSO AUTORE

Continua a leggere

Elementi a Borgobrufa, la rivoluzione umbra di chef Andrea Impero

Al ristorante stellato Elementi di Borgobrufa, in Umbria, lo chef Andrea Impero propone una cucina che valorizza un ecosistema di 70 aziende

Firenze, la Gelateria della Passera raddoppia: nuovo “lab” per Cinzia Otri

Con il raddoppio degli spazi in piazza della Passera e il nuovo laboratorio poco distante, nell'Oltrarno fiorentino la gelatiera Cinzia Otri avrà ben 40 carapine, la maggior parte delle quali dedicate ai gusti "made in Tuscany"

Spring has come: ecco sei vini per festeggiare l’arrivo della primavera

Da un lato all'altro dell'Italia vinicola, abbiamo selezionato sei importanti bottiglie con cui celebrare l'inizio della primavera