Una volta c’erano i wine tasting. Poi gli esperti del marketing del vino hanno capito l’importanza di abbinare al vino altri aspetti legati ai sensi, possibilmente anche in tema con il territorio di cui lo stesso vino è espressione. C’è chi utilizza i canali dell’arte – a volte con grande successo, a volte meno, in altri casi ancora cercando all’estero ciò che avrebbero a portata di mano – chi della poesia, dei motori o della musica. E’ il caso, quest’ultimo, delle “Cantine Aperte enomusicali” allestite per domenica 26 maggio dal Casato Prime Donne di Montalcino. Per una giornata, vini, musica e immagini legate al Brunello animeranno l’appuntamento ideato nel 1993 da Donatella Cinelli Colombini. L’ex assessore ha deciso di rinnovare la formula della visita fra le botti trasformandola in un’esperienza che esalta e commenta il vino con suoni, immagini e ovviamente sapori. La colonna sonora studiata da Bonella Ciacci – una sorta di esperta di eno-musica – accompagna 8 vini divisi in tre degustazioni.
Il percorso si snoda a partire dal Casato Prime Donne, sulle pendici di Montalcino, in direzione Siena. La prima sosta è dedicata al Chianti e alla Doc Orcia della Fattoria del Colle, l’altra azienda di Donatella. Qui c’è la musica leggera italiana con gli interpreti contemporanei più legati a quel territorio, dai Baustelle (Montepulciano) a Gianna Nannini (Siena) fino a Jovanotti (Cortona). Sosta successiva nei vigneti e nella tinaia del vento costruita per produrre Brunello con lieviti autoctoni. Qui la colonna sonora cambia davanti allo scenario incontaminato della Val d’Orcia, la campagna patrimonio dell’Umanità Unesco: due brani di Vinicio Capossela insieme a vini freschi e fruttati come il Sanchimento e il Rosa di tetto IGT bianco e rosato. L’effetto è quello della natura percepita con tutti i sensi. Atmosfera completamente diversa nella bottaia dove l’assaggio del Brunello e del Brunello Riserva del Casato Prime Donne avviene in un’atmosfera meditativa: penombra e luci di candela, musica di Paolo Conte poltroncine per sedersi e lasciarsi andare alle suggestioni.
Ecco che il vino apre scenari nuovi, produce suggestioni intense e diventa un inimitabile strumento di conoscenza del territorio. Quasi una chiave per capire le armonie di una terra dove l’uomo, la natura e la storia trovano un equilibrio magico che nel Brunello, come nella Doc Orcia Cenerentola e nel Chianti Superiore trovano un’ espressione perfetta.