Non solo trippa, scottadito e amatriciana: la Capitale può riservare sorprese interessanti anche sul fronte della cucina green. Ecco i migliori 5 ristoranti di cucina vegetariana a Roma
di Giorgia Galeffi
Città famosa per il Foro e il Colosseo, ma anche per la trippa, l’abbacchio alla scottadito, la carbonara, l’amatriciana e i piatti a base di quinto quarto, Roma è un meltin’ pot di culture, etnie, ideologie e abitudini alimentari differenti. Così, tra i tanti ristoranti che propongono una cucina tradizionale, i locali etnici e le nuove frontiere dell’enogastronomia gourmet, negli ultimi anni sono nati anche bistrot e trattorie vegan e veteranian friendly.
Attenzione però. Una cucina sana, priva di carne, pesce o proteine animali, non prevede necessariamente piatti poco gustosi e privi di sapore. Al contrario. Infatti, sostituire alcuni ingredienti di origine animale con proteine vegetali, spezie ed erbe aromatiche, può aprire la mente e il palato a nuovi sapori e aromi. Se sapientemente bilanciata, la cucina vegetariana, ma anche vegana, può creare piatti saporiti e succulenti, ricchi di colori e profumi. Vediamo quindi, tra le vie della Capitale, quali sono gli indirizzi da tenere d’occhio.
Cucina vegetariana a Roma: il Margutta
Storico locale capitolino a due passi da Piazza del Popolo e Via del Corso, Il Margutta è l’esempio lampante di quanto un menu interamente vegetariano può essere buono e appagante alla vista e al gusto. Il ristorante è ampio, luminoso ed elegante, un mix perfetto tra cucina gourmet e arte grazie ai quadri e alle opere che adornano le pareti della sala principali. Ai fornelli un giovane e talentuoso chef, Mirko Moglioni, Il suo menu è ricco e goloso, ideale anche per chi non abbraccia la filosofia veg. Si parte da una panzanella con mollica di pane, crudo di verdure, estratto di datterini e gelato al basilico e dal crudo di porcini con polpetttine di gelato di parmigiano, tartufo nero estivo e insalata iceberg per poi arrivare alla vellutata di asparagi, lime e zenzero con sfere di avocado, spaghettini di latte di soia e pepe fresco di Sichiuan o ai ravioli al basilico con caponata di melanzane e velo di caciocavallo. Da provare il risotto alla ricotta di mandorle di Avola con gel di rucola, sorbetto, pompelmo rosa e prosecco e i cavatelli al pesto di erbe aromatiche con cruditè di verdure marinate e scaglie di pecorino (disponibile anche in versione vegana). Tra i secondi, imperdibili la variazione di melanzane e la parmigiana di zucchine con cuore di Fiore Sardo.
Cucina vegetariana a Roma: Romeow Cat Bistrot
Un bistrot moderno ma dal tocco retrò, aperto dalla mattina alla sera. Colori pastello e tavoli in legno fanno da cornice ad a un ambiente decisamente pet friendly. La particolarità di Romew è infatti, come suggerisce il nome, la presenza di una colonia di felini che sonnecchiano beati tra i tavoli dei commensali. La proposta gastronomica è ricca di piatti che spaziano tra le cucine di tutto il mondo. In menu ci sono le polpettine di mandorle fermentate con patate su salsa speziata di anacardi e tamarindo, il carpaccio di funghi marinati con crema di pomodori secchi e noci, cracker al sesamo tostato e perle di tartufo oppure le pepite di zucca in panatura croccante di cereali soffiati, accompagnate dalla salsa al limone e prezzemolo e maionese alle olive nere e waffle alla zucca. Tortelli di grano arso ripieni ai funghi, sedano rapa e fermentino di mandorle, fregola sarda con broccoli siciliani, cipolla in agrodolce all’aneto di lamponi e crema di zucca affumicata tra i primi mentre, tra i secondi, possiamo trovare il tofu marinato, i saltimbocca di seitan home made e i dumplings di polpa di cocco ripieni di funghi skiitake e cavolo cinese.
Cucina vegetariana a Roma: Orto
Piatti saporiti, porzioni generose e prezzi contenuti. Questa è la filosofia di Orto, il ristorante vegetariano nel cuore del quartiere Prati, a due passi da Piazza Cavour. Il locale è accogliente, arredato in stile industrial con materiali che spaziano dal legno grezzo al ferro battuto. In menu, ideali anche per un aperitivo rapido, possiamo trovare gli arancini (alla norma e con zucchine e zafferano) accompagnati da una golosa salsa cacio e pepe oppure la tartare di avocado, asparagi e limone con scamorza affumicata. Ottimi i ravioli ripieni di patate e menta conditi con un sugo fresco di pomodorini gialli e gli spaghetti di zucchine con pesto di pomodori secchi, olive e peperoni. Da provare l’hummus di ceci home made con verdure croccanti essiccate.
Cucina vegetariana a Roma: So What?!?
Giovane, moderno e allegro con arredi colorati e locandine di film alle pareti. Non poteva mancare un ristorante vegetariano al Pigneto, uno dei quartieri più in fermento della città. Il menu è un insieme di piatti e specialità internazionali, rivisitate però in chiave veg. Ecco quindi i falafel burger, i tonnarelli integrali alla norma, bastoncini croccanti (a base di miglio, alghe e prezzemolo), il timballo di farro e melanzane, l’arancino di riso basmati con fagioli neri messicani, Shepard’s Pie, tacos e frittatina di pasta. Da provare i dolci come il pasticciotto al cacao con crema al Baileys o quello con il cuore di pistacchio.
Cucina vegetariana a Roma: Le Bistrot
Sembra un salotto di casa, intimo e accogliente ma è un bistrot con cucina semplice, vegetariana e vegana, ispirata ai sapori mediterranei. Tra gli antipasti, imperdibili le polpette di ceci speziate (a richiesta anche senza glutine) e le crocchette di spinaci con salsa di yogurt e menta. Da provare anche il risotto di rape rosse e tartufo, un must del Bistrot, ma anche i canederli in brodo, vero e proprio comfort food tipico della cucina tirolese. Tra i secondi invece, intrigante lo sformato di radicchio con uvetta e pinoli e il tortino di patate e pistacchi. Dulcis in fundo, la crostata di visciole, la torta di pere, cioccolato e noci e lo strudel di mele alla cannella.