venerdì 26 Aprile 2024
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Memoria & Qualità: e Oliva sbanca ” A Tavola sulla Spiaggia “

In scena al Forte dei Marmi la 22° edizione di A Tavola sulla spiaggia, la kermesse gastronomica ideata da Gianni Mercatali con un parterre de roi esclusivo. Quest’anno ha vinto Oliva Scaramuzzi con un piatto ispirato alla Maremma.

L’ANNO scorso una zuppa, questa volta una pappa al pomodoro. Con tanti richiami alla terra e al mare, alle memorie e alle sapienze. Succede spesso, del resto: si vanno a cercare ricette elaborate e raffinate, proposte di chef stellati e di gastronomie innovative, poi quando c’è da assegnare un premio si ritorna sempre lì: la memoria e il territorio in una bella sintesi di qualità. Se si vuole fare la foto-sintesi (passatemela, dai, lo so che la clorofilla non c’entra nulla…) di questa edizione numero 22 di A Tavola Sulla Spiaggia – ovvero i vip (ma non solo) ai fornelli in gara su piatti e proposte da consumare, abbinati a ottimi vini, con gli amici sotto tende e ombrelloni: così l’ha pensata e la mantiene sempre più viva Gianni Mercatali… – direi che questo è forse il leitmotiv più immediato. Piatti di idea semplice, di richiamo pronto, se fossero vini si potrebbe dire “di pronta beva”, di effetto gustoso e invitante; certo, c’è chi ci ha studiato un po’ di più e chi ci ha ponzato un po’ meno, e forse s’è sentita qualche “nonna”, e magari anche qualche “chilometro zero” (se non addirittura “centimetro zero”) di troppo. Ma anche questa è una spia, tornando ai richiami vincenti. E comunque, di sicuro tutti i dodici concorrenti – anzi, tredici: c’era una coppia, poi ne parliamo – hanno fatto un buon lavoro. Ovvio, se c’è una classifica vuol dire che alcuni piatti son piaciuti più di altri. Ma è normale.

OLIVA_SCARAMUZZI - A tavola sulla spiaggia

NON STUPISCE, allora, che la palma della vittoria sia andata a una donna sapiente e ricca di bagaglio. Con la sua “Pappa di mare dell’Alta Maremma”, Oliva Scaramuzzi ha messo d’accordo tutti e ha messo in fila tutti gli altri, nel conto dei voti attribuiti da una giuria composta da tecnici – chef e patron di grandi ristoranti come Aimo e Nadia, Sirio Maccioni, il “cuoco pop” Davide Oldani, Romano Franceschini, Renato Pozzetto in questa veste così inusuale, Chiara Viani di Lorenzo al Forte dei Marmi, Michele Marcucci, Alessandro Filomena del FrancoMare, Salvatore Madonna talent scout di chef stellati ma non solo, il pasticcere “mundial” Rinaldini – accanto ai produttori dei vini abbinati ai piatti (Caprai, Collavini, Carobbio, Cecchi, Zenato, Castello di Vicarello, Lunelli, Banfi, Ferrari, Champagne Basetta – a giornalisti, artisti, politici (il sindaco del Forte, Umberto Buratti), gente dello showbiz come Enrica Della Martira semifinalista a MasterChef (se ho dimenticato qualcuno, non picchiatemi…). Unico grande assente, ahinoi, il mitico Presidentissimo di Giuria, Beppe Bigazzi, fermato da problemi familiari. Peccato, forza Beppe, alla prossima: il vostro Forchettiere ha provato a calcarne le orme, ma ahilui non ne ha né il passo né l’esperienza né il fascino. Sarà perdonato. Forse.

E DUNQUE i piatti. Oliva e la sua “pappa”. Piatto semplice, ma dentro c’era un mondo. Chi è stato al Campastrello, nella campagna tra Castegnato e il mare, non può non aver sentito salire alle narici tutti i profumi che si respirano a giro tra le piante e i sentiedri, chi è stato nella casa di Castagneto non può non aver colto le sapienze e le maestrie addensate negli ingredienti, non ultime certo quelle di papà Franco, il “Professore”, il Georgofilo per definizione. Dunque, un mix vincente. E così è stato. Tra gli antipasti ha vinto Rosaria Somamriva, dentista “per divertimento” (beata lei!) e gastronoma per passione con “Pomodoro e mozzarella al sapore di mare”: bella scelta di ingredienti, ottima la marinatura dello sgombro, divertente l’acqua di pomodoro nel bicchierino. Piatto non cucinato, però; io avrei preferito il “Pesce finto” di Livia Giovannucci Fernandes, splendida e altera nella sua napoletanità, piatto gustosissimo e davvero “da spiaggia”, se però… se però l’artefice non si fosse un tantino incartata sulla definizione di “pesce finto”. E se, però e soprattutto, rinunciando a qualche tocco di colore e vivacità, non avesse inflitto alla sua creazione quell’asfittica aria da spuntì riomare… Comunque, premio Locman al “miglior piatto da spiaggia”, appunto. Per le “Melanzane di nonna Maria”, cucinate all’antica e forse un tantinello.. impastate,  di Francesca Bianucci Cinell il premio della stampa.

FRIDA_ZAMPELLA_GIUSEPPE_CALABRESE - A tavola sulla spiaggia

LA SORPRESA, per me, viene dai primi piatti. Vince in realtà il secondo, perché Oliva sta in questa categoria e non può beccare due premi… Bene: vince un piatto di “Lasagnette di mare secondo il pescato” in cui Umberto Radice (milanese, dirigente Mondadori) ha messo insieme dell’ottima pasta con una farcia di ripieno… un tantino zeppa, ecco. Soprattutto a fronte del lavoro di coppia: Frida Zampella & Giuseppe Calabrese, giornalisti lei in tv (Rai) lui sulla carta stampata e sul web (Repubblica). Lavoro egregio e assai propositivo, questo “You and me” (titolo accattivante, ed era già un bonus…) a ricordare una zuppa di pane e arselle – già: o non era il tema, viva le arselle, per festeggiare i cent’anni del Forte? – accompagnata da un lieve, liquido gazpacho in bicchiere. Cucina, insomma. Pensiero, creazione, trasformazione, assonanze: no, niente difesa corporativa, per il vostro Forchettiere sarebbe stato piatto vincente, se solo… se solo? Mah, è vero che qualche granello di sale di Maldon qua e là avrebbero dato “spunto”, però… Misteri dei palati, sì. In ogni caso, a “You and me” il premio Macelleria Fracassi per il “piatto meglio presentato”.

MENO SORPRESE, di qui in avanti. Un coniglio alle olive (ma chissà perché “terrina”) di artistica presentazione e di buona fattura, cucinato dalla insegnante e interprete lucchese Michela Del Carlo, risulta primo tra i secondi (premi Una Hotel e ristorante FrancoMare) e batte le “Polpette della mamma” di Federica Tasser (premio Rinaldini al piatto “che interpreta meglio la filosofia della manifestazione”) e le “Piccole cotolette alla marinara” di Diletta Pieraccini: a lei il premio Eleganza Pakerson. Ma non basta, ci fosse da eleggere miss A Tavola… del resto è figlia d’arte, vero mamma Giovanna? ( Neri, la mia personale “strega del Brunello”). Infine i dolci. Ancora un sapore d’antico: premi Una Hotel e Ristorante La Magnolia, e vittoria di categoria, per le deliziose “Pesche di vigna caramellate con zucchero di canna e gelato di crema” di Luisa Vannucchi, globetrotter. In fila, il “Crème caramel con amaretti”, gustosissimo, di Eleonora Cavallini (a lei il “premio Elisabetta Massai e ristorante Lorenzo “alla tradizione”) e le “Mele di Rocca” (premio Locfman alla migliore ricetta) di una dolcissima, etera, floreale Malvina Toccafondi: e se si fosse votata la Miss, che gara tra lei e Diletta…

DILETTA PIERACCINI A tavola sulla spiaggia

E QUINDI, onore a Oliva Scaramuzzi. Per lei, una messe di premi: una borse di Cruciani, una collana in Ceramicon e Okg di Bijoux Cascio Okg, medaglia dei cent’anni del Forte, premio Enoteca Marcucci. Ma onore e merito anzitutto a Gianni Merfcatali e al suo staff: infaticabili, efficacissimi, benché messi a dura prova dal mutamento d’rario e soprattutto di location, dal tradizionale Bagno Roma Levante alla “vela” dell’UNa Hotel del Forte, mica roba da poco. E grandi applausi al personale dell’hotel, e uno in più allo staff di Guido Guidi Ricevimenti, 480 piatti e tutti quei calici di vini serviti alla giuria senza una sbavatura… Alla prossima, dunque.

(PICCOLA parentesi finale. Vero: i giornali e tanti siti e qualche tv sono già usciti sulla “notizia”. I Tre Forchettieri non hanno fretta, e si prendono il tempo che credono, non è sulla corsa che si costruisce un buon racconto. E anzi, se ne avrete voglia, ci potrete seguire ancora, a proposito di “A Tavola sulla spiaggia”  con un’altra ideuzza. A presto!!!)

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