venerdì 26 Aprile 2024
HomeEventiPellegrino Artusi nasceva...

Pellegrino Artusi nasceva 200 anni fa. Oggi sarebbe un food blogger?

Duecento anni fa nasceva Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana. Oggi lo si festeggia, come merita, ma vale la pena chiedersi che panni vestirebbe ai nostri tempi. Ci siamo divertiti a immaginarlo

Con quei baffi che formano un tutt’uno con la barba, Pellegrini Artusi – il padre della cucina italiana, autore del libro ‘La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene’, di cui oggi ricorrono i 200 anni dalla nascita – sarebbe un fenomeno di Instagram. Con quella sua capacità di leggere e trovare elementi di novità, oggi animerebbe i dibattiti su Facebook rispondendo piccato agli haters. Chissà quanti like avrebbe preso, oggi, raccontando sui social l’arte di mangiar bene a suon di testi e fotografie. Divertendoci a immaginare la sua figura trasportata al giorno d’oggi, nel massimo del rispetto che merita, di sicuro Artusi sarebbe potuto diventare un self-publisher (avendo effettivamente dovuto pubblicare da sé la prima versione del ricettario), oltre che un influencer, un food advisor (beh, in fondo nel ricettario è prodigo di consigli) e un food blogger (annotava e raccontava nel diario ciò che incontrava e assaggiava). Più facilmente, però, sarebbe diventato un critico gastronomico di quelli seri. Di quelli di cui c’è un dannato bisogno.

In ogni caso oggi Firenze celebra Pellegrino Artusi: stamattina in piazza D’Azeglio, davanti alla casa che lo ospitò per molti anni, si è tenuta una cerimonia alla presenza del vicesindaco Cristina Giachi e della promotrice dell’iniziativa Luisanna Messeri, volto della cucina italiana in tv e autrice del libro ‘Le stories di #Artusi’ in cui ricostruisce tappa per tappa l’esistenza di Pellegrino sottolineandone il ruolo attivo nella vita culturale di Firenze capitale. Insieme a lei, lo storico Zeffiro Ciuffoletti, Fabio Picchi e Luciano Artusi. Coinvolti nell’iniziativa anche l’Unione regionale cuochi toscani, l’associazione cuochi fiorentini, associazione ristoratori Firenze-Confcommercio, la Venerabile Confraternita de’ Quochi e una rappresentanza degli istituti alberghieri toscani.

Dal canto suo, i “pellegrini artusiani” guidati da Leonardo Romanelli hanno celebrato la ricorrenza con una camminata dal cimitero delle Porte Sante fino a piazza D’Azeglio, intervallata da soste con prodotti tipici e un assaggio di vini dell’azienda Ruffino. È così che il gruppo di camminatori che nel 2011 ricordò il centenario della morte con un Pellegrinaggio che li vide partire da Forlimpopoli per giungere a Firenze, ricorda il grande gastronomo con una passeggiata che unisce i due luoghi che ricordano lo scrittore: il luogo in cui è sepolto e la casa nella quale è vissuto. Della truppa fanno parte, insieme al critico Romanelli, il giornalista Stefano Tesi, il cuoco Stefano Frassineti, la scrittrice Serena Guidobaldi, l’esperto di vini Marco Sodini. Idealmente vicini anche Kyle Philips, prematuramente scomparso, Rosanna Ferraro, Marco Peroni, Roy Berardi, Carlo Macchi e Tommaso Chimenti.

“Quest’anno l’esperienza doveva essere fatta percorrendo la strada inversa – spiega Romanelli – ma a causa del Covid l’evento è stato rimandato, ma lo schema della mattinata sarà lo stesso: ci saranno tappe durante le quali sarà possibile ascoltare letture tratte dal libro ed assaggiare alcuni prodotti tipici, compreso il lampredotto dal trippaio di via de’ Macci, Pierpaolo Pollini , per poi unirsi alle celebrazioni pubbliche”.

Rimani aggiornato: iscriviti!

ARTICOLI SIMILI

Appuntamento al ristorante De' Bardi: gli chef Giuseppe Papallo e Lorenzo Romano più la maestra gelatiera Cinzia Otri realizzano insieme un menù d’eccezione per sostenere la Fondazione Casa Marta

DELLO STESSO AUTORE

Continua a leggere

Mixology, l’ultima frontiera: alla cocktail week di Udine il pairing con gli insetti

Udine: torna la Cocktail Week tra guest con barman di spicco, cene in stile asiatico, tattoo, ikebana e… pairing con gli insetti: dal 25 aprile al 2 maggio ricco carnet di appuntamenti all’insegna delle contaminazioni sensoriali col mondo orientale. Ecco tutti gli eventi

Fiesole, tre fil rouge per il menù d’esordio di Antonello Sardi al ristorante Serrae

Il menù d'esordio dello chef fiorentino al ristorante Serrae dell'hotel Villa Fiesole - nell'omonima cittadina - punta sull'uso di fondi diversi, su sapori netti e sulla valorizzazione dei vegetali del territorio

Dove mangiare all’aperto a Roma? Otto locali tra pop e gourmet

Tra le tante opzioni che riserva Roma, abbiamo selezionato otto ristoranti dove poter mangiare all’aria aperta e godere di ottimi menu stagionali sotto il cielo della città eterna.