E’ TOSCANA la prima “maglia rosa” nella corsa a tappe tr le classifiche del vino. Aspettando le guide, con il consueto ping pong di risultati tra Toscana e Piemonte e il classico dei classici “questa-volta-ho-vinto-io” o in alternativa “ANCHE-questa-volta-avete-perso” che poi alla fine non giova a nessuno perché i mercati non lo capiscono, insomma, aspettando le “bibbie” ecco i verdetti di Best Italian Wine Awards edizione 2013, la “top 50”, la classifica dei 50 migliori vini d’Italia ideata da Luca Gardini e Andrea Grignaffini, come dire gli ultimi arrivati che si sono svegliati ieri mattina e ne hanno come al solito inventata una delle loro. Tant’è, perché non ci stupiremmo mica più di tanto se a qualcuno venisse voglia di dirlo davvero… Senza contare magari che ad assaggiare i 250 vini della selezione (non tantissimi, ma alla fin fine una scrematura qualcuno dovrà averla pur fatta…) c’erano decani della degustazione come Enzo Vizzari, Daniele Cernilli e Antonio Paolini affiancati da esperti internazionali del calibro di Raoul Salama, da Parigi, docente alla facoltà di enologia di Bordeaux, giornalista e degustatore professionale, Tim Atkin da Londra, wine writer tra i più premiati al mondo e Master of Wine con 25 anni di esperienza, e la giornalista Christy Canterbury di New York, una delle sette donne Master of Wine negli Usa.
E DUNQUE, questo rispettabilissimo parterre (nella foto in alto) ha decretato la vittoria di un vino toscano, e ne ha piazzato un altro al terzo posto, con il podio completato da un bel Barbaresco. Tutti rossi, dunque, i primi tre, mentre ai piedi del podio si piazza una bollicina trentina. La palma del “best”, ma un po’ ça va sans dire, vola su Montalcino, su un Brunello, sulla Riserva Poggio di Sotto 2007, annata che qualcuno ha forse affrettatamente bollato come “mah, sì, insomma…”. Damigella d’onore, e anche qui siamo negli ambiti dei palmarès piuttosto ricchi, il Barbaresco Asili Vigne Vecchie 2007 Roagna. Poi il terzo, e qui il discorso un po’ si complica: il bronzo va all’Oreno della Tenuta Sette Ponti, annata 2010, dalle “nuove frontiere” (ma la definizione ormai sa di stantio) del Valdarno, frutto della grande passione di Antonio Moretti per il vino. Perché si complica? Facile: perché Oreno è un vino che becca premi ovunque, che finisce spesso nelle top ten delle “bibbie mondiali”, ma in patria spesso si vede storcere il naso, le solite definizioni tra “supertuscan” e “vinone internazionale”, se non addirittura “classico vino di Carlo Ferrini” (è lui l’enologo che con Antonio Moretti costituisce questo tandem vincente). Bene. Sarà. Ma intanto vince, intanto piace. E anche le best-giurie di casa gli riconoscono qualità da vertici.
LA CLASSIFICA va letta. Anzi, va gustata. Le sorprese non mancano, come non mancano vini che, al di fuori del circuito degli addetti ai lavori, tanta gente forse non ha mai sentito rammentare. Vini carissimi, in qualche caso, vini abbordabilissimi in molti altri. Vini impegnativi accanto a vini divertenti, pronti, da compagnia anche un po’ meno paludata e formale. Sì, lo confesso. Una classifica che mi piace, anche se i piemontesi sono tanti, forse un pizzico troppi. C’è Masseto e Sassicaia, c’è anche il Flaccianello (bassino, in verità) e la Lodoletta di Romano Dal Forno e l’Amarone di Allegrini e il barolo di Conterno Fantino e di Aldo Conterno e il Vintage Tunina di Jermann. Un po’ scontati, in realtà. Ma c’è Herzu, il Riesling di Germano. C’è Masciarelli con Villa Gemma e il Pollenza di Brachetti Peretti, c’è DueMani e Tal Luc, e altri ancora… Parliamone, se volete.
ECCO LA CLASSIFICA
1) Brunello di Montalcino Riserva Poggio di Sotto 2007
2) Barbaresco Asili Vigne Vecchie 2007 Roagna
3) Oreno 2010 Tenuta Sette Ponti
6. Tramin – Alto Adige Terminum Gewurztraminer 2011
8. Valentini – Trebbiano D’Abruzzo 2011
10. Pianpolvere Soprano – Barolo Bussia Riserva 2006
12. Palari – Faro 2008
14. Marisa Cuomo – Costa D’Amalfi Furore Fiorduva 2011
16. Cavallotto – Barolo Riserva Bricco Boschis Vigna San Giuseppe 2007
18. Sottimano – Barbaresco Currà 2008
20. Brovia – Barolo Ca’ Mia 2009
22. Bruno Rocca – Barbaresco Rabaja 2010
24. Castello di Verduno – Barolo Monvigliero Riserva 2007
26. Tenuta San Guido – Sassicaia 2010
28. Polvanera – Primitivo di Gioia del Colle Vigneto Montevella 2010
30. Conterno Fantino – Barolo Sorì Ginestra2009
32. Masciarelli – Villa Gemma Montepulciano di Abruzzo 2006
34. Conte Brachetti Peretti – Il Pollenza 2010
36. Ca’ del Bosco – Franciacorta Brut Rosé Riserva AMC 2005
38. Masseto – Masseto 2010
40. Travaglini – Gattinara Riserva 2007
42. Poderi Aldo Conterno – Barolo Granbussia Riserva 2005
44. Villa Bucci – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2008
46. Le Piane – Boca 2008
48. Casanova dei Neri – Brunello di Montalcino Cerretalto 2007
50. Damijan Podversic – Venezia Giulia IGT Malvasia 2009