giovedì 28 Marzo 2024
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A Sanremo si mangia e beve toscano: tre chef e cinque vini per il vincitore

Se è vero che la cucina toscana passa per essere tra le più apprezzate a livello nazionale, era quasi fisiologico che andasse a infilarsi nella manifestazione più nazionalpopolare che c’è, il Festival di Sanremo. Niente paura, non ci saranno cooking lessons sul palco dell’Ariston né chef che abbandoneranno fornelli e pentole per imbracciare i microfoni: il 22 febbraio -la data clou del Festival, giorno in cui verrà proclamato il vincitore dell’edizione 2014 – la cucina toscana sarà l’ospite enogastronomico di Casa Sanremo, l ’area ospitalità ufficiale del Festival della Canzone Italiana. Merito di Vetrina Toscana, il programma di Regione e Unioncamere Toscana che promuove la rete di botteghe e ristoranti che utilizzano prodotti del territorio: tre chef e alcuni tra i più rappresentativi Consorzi di tutela dei prodotti DOP e IGP toscani saranno ambasciatori del gusto toscano nel “contenitore” che accoglie gli addetti ai lavori che arrivano a Sanremo per la kermesse internazionale della musica italiana.

“Siamo molto soddisfatti – afferma Cristina Scaletti, assessore toscano alla Cultura – perché è un evento che valorizza fuori regione la nostra cultura e le nostre tradizioni. Un grande risultato, a costo zero per la Regione,  che è stato possibile ottenere  grazie al bel lavoro di  collaborazione che sta crescendo sempre più in Vetrina Toscana  fra il mondo del commercio, della produzione e quello della cultura. Ringraziamo gli chef di Vetrina Toscana e i Consorzi per aver reso possibile quest’evento che porterà sotto i riflettori la grande qualità dell’enogastronomia toscana”.

Da sinistra: Franco Mariani, Luca Cai, Claudio Vicenzo
Da sinistra: Franco Mariani, Luca Cai, Claudio Vicenzo

Il programma prevede nel pomeriggio un cooking show di cui saranno protagonisti tre cuochi di Vetrina Toscana: Claudio Vicenzo del ristorante La limonaia (Prato), Luca Cai dell’Osteria Tripperia il Magazzino (Firenze)  e Franco Mariani  – Presidente dell’Unione Regionale dei Cuochi Toscani – del ristorante Nara di Massarosa  (Lucca). Gli stessi ristoratori, utilizzando i prodotti dei consorzi, prepareranno una cena, tipicamente toscana ma con una vena innovativa: il lampredotto, cibo di strada per eccellenza, si trasformerà in un finger food di delicate polpette, i tradizionali tortelli mugellani ripieni di patate si ammanteranno di crema di Pecorino Toscano DOP e tra i secondi spicca un “intingolo” caro al Maestro Puccini.

Canaiolo Chinato

Non solo cibo, però: a Sanremo il vincitore potrà brindare con l’unico “Canaiolo Chinato” italiano: insieme ai tre chef, ambasciatori della Toscana saranno cinque aziende, tra cui l’azienda agricola Tiberio di Loro Ciuffenna (Arezzo) che proporrà varie interpretazioni di un’unica annata, il 2009, con l’IGT Nocens vinificato con la tecnica del “governo all’uso toscano” e due vitigni in purezza: il Canaiolo e la Malvasia nera. Ci sarà poi il Vinsanto del Chianti DOC e una nota finale molto particolare: l’unico “Canaiolo Chinato” prodotto in Italia. La carta dei vini, a cura dell’Enoteca Italiana di Siena, vede la partecipazione di altre quattro aziende: La Parrina, Collemassari, Varramista e Cantine Leonardo.

Per chiudere in bellezza, l’alba del 23 verrà accolta con un menù a base di bruschetta con Pane toscano del consorzio e olio extravergine d’oliva IGP Toscano, assaggi di PecorinotToscano DOP e Prosciutto toscano DOP e straccetti al ragù bianco di Chianina di Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP con farina di castagne toscane, il Neccio di Garfagnana DOP. In quell’occasione ci sarà una sorpresa per il vincitore del Festival.

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