Debutta a Firenze il primo street-food itinerante dedicato al pesce. Niente camioncini, però: Pescepane – questo il nome del progetto – si muoverà in città e nelle fiere italiane di settore a bordo di un’Ape. A bordo, fritture italian-style
In un mondo come quello dello street-food che conta più di un pescecane, loro hanno pensato che i margini ci siano per poter fare la differenza. E non solo per quella consonante che trasforma “pescecane” in “PescePane”, ma per l’idea di portare in giro per Firenze – così come nelle principali fiere italiane di settore – il fritto di pesce declinato in chiave gourmet. Nasce così il progetto Pescepane, da un’idea di Gianni Pierattoni, Tommaso Giovannini e Nicola Pasqua, tre quarantenni fiorentini con la passione per il food truck: i tre si sono inventati una cucina mobile itinerante a bordo di un’Ape Classic vintage turchese dell’inizio degli anni Duemila, con tanto di friggitoria, generatori e frigoriferi. Una “macchina del pesce” che non supera i 40km/ora ma è in grado di sfamare fino a 500 persone al giorno coniugando la tradizione del cibo di mare italian-style con lo “street sea food” internazionale, a partire dal celebre “fish & chips” londinese.
L’offerta gastronomica di Pescepane comprende anche il baccalà fritto – la versione nostrana del fish & chips inglese – che ci è piaciuto sia per la qualità del pesce, sia per la perfetta cottura del baccalà e soprattutto per la panatura con farina di mais. Unica pecca, forse, la scelta del lime al posto del limone. Ma il cartoccio, in vendita a 7 euro, resta di ottima fattura.
Al di là della sfida ai maestri inglesi, particolarmente interessante è poi il pezzo forte della casa: il Pescepane, ossia una rivisitazione gourmet della classica mozzarella in carrozza. Al posto del pan carrè ci sono due fette di pane toscano, che vanno a ricoprire pomodori secchi, acciughe marinate, pecorino ed erbette. Il risultato è un piatto da 5 euro gustoso ed equilibrato, dove la frittura non livella i sapori ma anzi rende il Pescepane desiderabile anche con 35 gradi all’ombra. A completare il menù ci sono cruditè di verdure, alici e sarde con mandorle, hamburger di branzino, tacos o schiacciatine…
Il valore aggiunto di questo street seafood è la doratura, di volta in volta fatta con semola di grano duro biologica, farina di mais, farina di riso, pan grattato pensata anche per gli intolleranti al glutine. Ma se l’attenzione è stata rivolta alla sostanza, i tre titolari di Pescepane – lo stratega Gianni, il ristoratore Tommaso e il creativo Nicola – non hanno tralasciato la forma: l’Ape possiede un design attento in grado di conciliare la comodità di lavoro con spazi molto ridotti. L’obiettivo è di trasformare questo primo mezzo in una vera e propria flotta pronta a invadere altre città d’Italia.
“L’idea – raccontano Gianni, Tommaso e Nicola – è nata dopo una riflessione che ci ha subito unito, nata dal desiderio di proporre cibo di strada in uno scenario dalle grandi tradizioni come quello fiorentino, dove però mancava una proposta alternativa di questo tipo. Abbiamo così ripescato alcune tipicità della nostra cucina di mare tra cui il baccalà, le alici, le sarde e la mozzarella in carrozza con la pasta di acciuga che spesso ci preparavano le nonne, riproponendola in modo semplice e gustoso”.
Già, ma se è itinerante per Firenze come fare per trovare Pescepane? Ci pensano i social: ogni giorno sul sito www.pescepane.it e sui relativi social verrà raccontato verso quale zona della città si dirige l’Ape Classic vintage turchese. Nel “tempo libero”, Pescepane andrà a farsi conoscere in fiere come “La Marineria” a La Spezia (dal 27 al 30 agosto), il “Castle Street Food” di Piacenza (settembre) e il festival dello street food a Pescara (dal 2 al 4 ottobre).