Tra le colline della campagna toscana, accanto a un piccolo bosco centenario di pini, lecci e castagni, si erge quella che Maria Pellegrini e Daniele Della Seta chiamano casa. Quarantasei ettari di terreno (di cui quindici a vigneto) situati nel comune di Castelnuovo Berardenga, nell’incantevole cornice dell’Unità Geografica Aggiuntiva di Vagliagli. Una posizione privilegiata a breve distanza da Siena, situazione che la colloca strategicamente nel cuore del territorio vinicolo toscano. Stiamo parlando di Terra di Seta, azienda vitivinicola fondata agli albori del nuovo millennio e frutto di una lunga tradizione familiare nel settore vinicolo. Ma cosa rende Terra di Seta un vero unicum nel panorama vinicolo? La sua certificazione kosher, ottenuta nel 2008.
Cosa sono i vini kosher?
Terra di Seta è l’unica cantina in Italia – attualmente esistono soltanto altre due in tutta Europa – la cui intera produzione vinicola da propri vigneti è certificata kosher. Questo significa che ogni bottiglia prodotta è conforme ai rigidi standard alimentari ebraici, garantendo la sua idoneità al consumo da parte degli osservanti di questa religione.
Il vino kosher è frutto di un processo produttivo che rispetta scrupolosamente regole alimentari ebraiche fin dall’inizio della fermentazione, sotto l’attento controllo di un ente di certificazione specializzato, che vigila affinché ogni fase della produzione avvenga secondo i dettami religiosi. Questo include l’utilizzo di attrezzature dedicate esclusivamente alla produzione kosher (come le botti) e l’impiego di additivi e coadiuvanti approvati dalla legge ebraica, evitando qualsiasi contatto con sostanze considerate non kosher (come derivati animali). Solo il personale religioso può aprire i sigilli ed entrare in cantina, seguendo le indicazioni dell’enologo. Fondamentale è il monitoraggio da remoto e l’automatizzazione di alcuni passaggi, come i rimontaggi, per assicurare un’efficienza produttiva anche durante i giorni di festività ebraica.
Terra di Seta, bio dal 2001
Ma i rigidi protocolli kosher non sono l’unica garanzia di qualità. Terra di Seta è infatti certificata biologica dal 2001. Questa impronta, sostenuta dal prezioso contributo dell’agronomo Ruggero Mazzilli, si basa su pratiche di coltivazione rispettose e attente, che includono la cura mirata delle viti e degli olivi, l’utilizzo di prodotti organici e di pratiche come il sovescio, che incrementano la resistenza delle piante alle malattie e arricchiscono la fertilità dei suoli. Il risultato tangibile di questa filosofia agronomica è il mantenimento della biodiversità, con la presenza di numerose piante autoctone, fiori del territorio e una varietà di uccelli e animali selvatici. Inoltre, l’azienda investe nella produzione e nell’utilizzo di energia alternativa grazie a impianti fotovoltaici e solari.
I vigneti di Terra di Seta
I 15 ettari di vigneto, di cui 3 ancora in fase di sviluppo, sono disposti intorno alla cantina, con un’esposizione che va da sud-est a sud-ovest. Terra di Seta ha dedicato particolare attenzione al Sangiovese, selezionando oltre 15 cloni differenti, principalmente di origine chiantigiana. Nonostante sia situata nella zona più meridionale del territorio del Chianti Classico, l’azienda si erge a circa 500 metri di altitudine, circondata da rigogliosi boschi, sulla cima di un poggio che regala un panorama aperto e luminoso verso la città di Siena. Il microclima unico che caratterizza l’azienda, con una fresca brezza pomeridiana e significative escursioni termiche fra il giorno e la notte, contribuisce alla formazione di vini dal carattere distintivo ed elegante.
I suoli, caratterizzati da Macigno, Alberese e porzioni di Galestro, sono rocciosi e asciutti, permettendo alle radici delle viti di penetrare in profondità e di attingere ad acqua ricca di minerali, creando un terroir ideale per vini rossi complessi e caratterizzati.
I vini di Terra di Seta
Se inizialmente le uve dell’azienda venivano cedute ad altre cantine della zona, nel 2007 Maria Pellegrini e Daniele Della Seta investono nella costruzione di una moderna cantina e lanciano la propria etichetta, Terra di Seta. Da una parte l’esperienza di Maria nel mondo del vino tramandata da generazioni, dall’altra quella di Daniele il quale, dopo una carriera ventennale come biologo, decide di dedicarsi anima e corpo all’azienda. Insieme sovrintendono a ogni fase del processo produttivo, dalla cura delle viti alla vinificazione, fino alla distribuzione e alla promozione del vino, distinguendosi in poco tempo nel settore. Il supporto tecnico dell’enologo Enrico Paternoster gioca un ruolo fondamentale nell’esaltare l’autenticità e l’eleganza dei vini prodotti. Attualmente, l’azienda produce mediamente 50.000 bottiglie all’anno, di cui 40.000 sono Chianti Classico DOCG suddivise nelle tre tipologie: Annata, Riserva e Gran Selezione.
L’evoluzione del Chianti Classico DOCG Riserva Terra di Seta
La verticale dei Chianti Classico Riserva D.O.C.G. di Terra di Seta offre un viaggio attraverso le diverse sfaccettature del territorio e delle condizioni climatiche che ne hanno plasmato i vini nel corso degli anni. Le prime annate, come il Riserva 2010 e il Riserva 2013, caratterizzate da primavere piovose e estati fresche, presentano uno stile più marcatamente acerbo, con una freschezza vivace e una trama tannica in fieri.
Al contrario, le annate più recenti, come il Riserva 2019 e il Riserva 2020, influenzate da un clima più stabile e da estati calde, offrono profili gustativi più morbidi e rotondi. Il Riserva 2020, ad esempio, con il suo andamento climatico favorevole e la maturazione ottimale dell’uva, si distingue per un carattere intenso e armonioso, con una ricca complessità aromatica che spazia dalla frutta matura alle spezie dolci. Allo stesso modo, il Riserva 2019, nonostante la primavera piovosa e fredda, si contraddistingue per una complessità aromatica più delicata, arricchita da note floreali e fruttate che conferiscono al vino un’eleganza molto piacevole ed un profilo avvolgente.