sabato 27 Aprile 2024
HomeTerritoriUliveti, olio Evo...

Uliveti, olio Evo e territorio: in Umbria la “triangolazione” perfetta

L'anteprima dell'annata olearia '23 della Dop Umbria a Bettona (Perugia) ha permesso di far luce sulla triangolazione tra piante, oro verde e beni paesaggistici, tra le opere del Perugino, il lago Trasimeno, i borghi come Spello e i siti Unesco tra Assisi e Spoleto

L’Anteprima dell’annata 2023 dell’Olio Evo Dop Umbria – andata in scena a Bettona (Perugia) con una giornata dedicata alla conoscenza e agli assaggi degli oli del territorio e conclusa con una cena a 8 mani con gli chef umbri del circuito “Evoo Ambassador” – ha riservato più di un motivo d’interesse. La presentazione organizzata dalla Strada dell’olio Evo Dop Umbria e rivolta a giornalisti, chef e operatori di settore (inclusa una delegazione di ricercatori dell’Università giapponese di Kobe), dopo un intenso programma incentrato sull’assaggio e la conoscenza dell’olio Dop in compagnia di esperti e produttori, si è conclusa con un educational tour alla scoperta dell’Umbria dell’Olio, della biodiversità, dei Siti Unesco e del Perugino. Ed è qui che, a giudizio di chi scrive, si è osservata la “triangolazione” perfetta tra ulivi, olio Evo e territorio.

@PierpaoloMetelli

Basti pensare a come il paesaggio umbro punteggiato da oliveti faccia da cornice a borghi caratteristici e a occasioni di turismo esperienziale come nel caso del tour del Dolce Agogia nell’Umbria dei Colli del Trasimeno con l’esperienza di pesca turismo con la Cooperativa dei pescatori del lago Trasimeno, e un particolare focus nei luoghi del Perugino. Oppure, sempre all’insegna di paesaggio olivato, arte e enogastronomia, il tour del Moraiolo nell’Umbria dei Colli Assisi – Spoleto e dei siti Unesco. Una proposta che comprende la visita di Trevi, con il Museo dell’Olio e della civiltà dell’Olivo e dell’opera del Perugino custodita nella Chiesa di Santa Maria delle Lacrime, la passeggiata all’olivo secolare di Sant’Emiliano, e per quanto riguarda i siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la sosta ad Assisi, esempio unico di città-santuario perfettamente inserita nello scenario naturale, con lo straordinario complesso architettonico della Basilica di San Francesco e gli altri siti francescani, fino a Campello sul Clitunno, dove sorge il Tempietto del Clitunno ed a Spoleto per una visita alla Basilica di San Salvatore.

@PierpaoloMetelli

Già la prima giornata di Anteprima Dop aveva dato la possibilità di una visita guidata al borgo storico di Bettona e ai frantoi del territorio, nella Sala della Pinacoteca comunale, all’interno dello storico Palazzo del Podestà si è tenuta la degustazione e un banco d’assaggio per dialogare e confrontarsi con il produttori partecipanti al Premio regionale “Oro Verde dell’Umbria” e aderenti al circuito della Strada dell’Olio Dop Umbria. Nell’occasione si è fatto il punto sull’annata, non certo facilissima. “Malgrado annate difficilissime da un punto di vista produttivo – spiega Paolo Morbidoni, presidente della Strada dell’Olio dell’olio Evo Dop Umbria – i numeri confermano una grande consapevolezza dei nostri produttori sia sul valore della reputazione, sia sull’importanza del prodotto certificato e collegato al territorio. Ciò è fondamentale anche per noi che da anni su questo inscindibile binomio fondiamo la nostra proposta turistica. Mai come oggi tuttavia l’opportunità che ci è data dalla crescita di una domanda specifica legata a bellezza e sostenibilità, può essere per l’Umbria dell’olio un elemento di consacrazione nel mercato dell’oleoturismo. Su questo c’è anche grande sintonia tra le istituzioni”.

@PierpaoloMetelli

Gli fa eco l’assessore regionale alle politiche agricole Roberto Morroni che ha evidenziato come “l’Umbria nella promozione dell’olio è ormai un brand. Il comparto dell’olio per continuare a crescere come fatto in questi ultimi anni, ha degli imperativi da rispettare cioè continuare a perseguire l’obiettivo della qualità, con investimenti mirati nella tecnologia, accanto alla qualità quindi c’è l’innovazione e poi c’è il tema ineludibile dell’aggregazione, attraverso il quale possiamo superare le difficoltà dovute alle piccole dimensioni della maggior parte delle nostre aziende”.

I dati della DOP Umbria dell’annata 2023

La campagna olearia 2023 della Dop Umbria si è contraddistinta per un sostanziale consolidamento rispetto alle annate precedenti, con una superficie olivata in controllo pari a 6.969 ettari, un numero complessivo di 1.183 olivicoltori e una filiera comprendente anche 113 frantoiani, 112 confezionatori e 4 intermediari. I dati produttivi evidenziano come le olive umbre molite atte a divenire DOP Umbria siano state, nella campagna olearia 2023, quasi 4.220 tonnellate, generando in frantoio circa 686mila litri di olio “atto” a divenire DOP Umbria, con un dato quantitativo di olio potenzialmente certificabile che, pur in lieve flessione rispetto all’annata precedente, consente di soddisfare le richieste di mercato con quantitativi ben superiori rispetto a quelli da record della campagna 2020 della DOP Umbria (che aveva visto la certificazione di circa 516.000 litri). Già a fine gennaio 2024 sono stati effettuati 87 prelievi che hanno consentito la certificazione di circa 225.000 litri di DOP Umbria, confermando in sostanza il medesimo trend della scorsa annata 2022, lasciando prevedere la possibilità di raggiungere gli stessi quantitativi certificati DOP Umbria, ovvero circa 500.000 litri.

@PierpaoloMetelli

Per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche degli oli della campagna 2023, si riscontra un sostanziale allineamento delle caratteristiche chimiche e un equilibrio delle caratteristiche organolettiche in termini di fruttato, amaro e piccante. In particolare “come dato medio riscontrato, abbiamo i seguenti risultati: Ac. % 0,25; N.P. 6,02; PFT 505,48; Ac. Oleico% 73,16; colore verde, fruttato verde, Mfruttato 5,1; Mamaro 3,76, MPiccante 4,3”. In conclusione è ragionevole affermare che le peculiarità descritte rappresentano un elemento di grande attenzione per il mercato degli oli EVO di qualità tutelata capace di destare interesse per l’oro verde della regione Umbria.

Rimani aggiornato: iscriviti!

Marco Gemelli
Marco Gemelli
Marco Gemelli, classe ’78, giornalista professionista dal 2007. Dopo anni come redattore ordinario al quotidiano Il Giornale della Toscana, dove si è occupato di cronaca bianca e nera, inchieste, scuola e università, economia, turismo, moda ed enogastronomia, è passato alla libera professione. Oggi collabora con diverse testate online e cartacee, tra cui Il Giornale, Forbes, l'Espresso, Wine & Travel. È membro della World Gourmet Society e dell’Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana (Aset), nonché corrispondente italiano per Lust Auf Italien.

ARTICOLI SIMILI

Ecco l’Accademia del risotto al pesce persico, aperta ai ristoratori lariani che hanno il piatto in menu e vogliono valorizzare il territorio

DELLO STESSO AUTORE

Continua a leggere

Mixology, l’ultima frontiera: alla cocktail week di Udine il pairing con gli insetti

Udine: torna la Cocktail Week tra guest con barman di spicco, cene in stile asiatico, tattoo, ikebana e… pairing con gli insetti: dal 25 aprile al 2 maggio ricco carnet di appuntamenti all’insegna delle contaminazioni sensoriali col mondo orientale. Ecco tutti gli eventi

Fiesole, tre fil rouge per il menù d’esordio di Antonello Sardi al ristorante Serrae

Il menù d'esordio dello chef fiorentino al ristorante Serrae dell'hotel Villa Fiesole - nell'omonima cittadina - punta sull'uso di fondi diversi, su sapori netti e sulla valorizzazione dei vegetali del territorio

Dove mangiare all’aperto a Roma? Otto locali tra pop e gourmet

Tra le tante opzioni che riserva Roma, abbiamo selezionato otto ristoranti dove poter mangiare all’aria aperta e godere di ottimi menu stagionali sotto il cielo della città eterna.