Ha appena aperto i battenti nel Valdarno aretino il bistrot – anzi, il Bixtrot – guidato da Lapo Gaetani Lovatelli con la compagna Gemma Carnesecchi, più Francesco Pasquini in cucina e Angelo De Cristofaro alle pizze. Storia di un locale nato da poco e già in attesa di lanciarsi sul mercato estero
La squadra è già definita: lo start-up si avvale dell’esperienza (specie sul fronte dei vini, con 100 etichette del cuore a prezzi ragionevoli) di Gelasio e della passione di Lapo Gaetani Lovatelli d’Aragona insieme alla compagna Gemma Carnesecchi, in cucina lo chef Francesco Pasquini, responsabile delle pizze Angelo De Cristofaro. Lo chef ha studiato una cucina raffinata, che se da un lato preme per il “km 0” dall’altro non lesina ingredienti a “svariate centinaia di km” (Andria per la burrata, l’Adamello per il caprino, Pantelleria per i capperi, ad esempio).
Il pizzaiolo, invece, ha elaborato una serie di pizze gourmet a lievitazione naturale che – se riusciranno a imporsi in un contesto non sempre superlativamente attento alla qualità e alla ricercatezza – potrà divertire molti commensali. Il prezzo delle pizze è probabilmente alto (fino ai 30 euro per la bianca con scamorza fresca, patate della Rocca, polpo dell’Atlantico alla griglia e menta fresca) ma l’alta qualità delle farine biologiche di grani antichi e la ricerca sia degli ingredienti che degli accostamenti giustificano un supplemento di spesa. “In quanto ai vini – spiega Gelasio – tra le cento etichette ci sono molti toscani, perché qui è nata e si è sviluppata la mia passione per il vino, ma in cantina c’è anche la Sicilia, Puglia, Veneto, Piemonte, Friuli, Val d’Aosta, le Marche, l’Abruzzo e un vino delle colline di Parma”.
Gli abbinamenti con i piatti sono creati da Lapo, figlio di Gelasio e titolare del Bixtrot. “Il mio desiderio è che qui le persone si sentano trasportate in un’atmosfera internazionale, ma nello stesso tempo che si sentano a casa. Desidero che apprezzino i dettagli, la cura, l’arredo. Ma soprattutto il cibo”. Abbiamo provato diversi piatti: ci sono piaciuti davvero molto i ravioli “capresi” di caponatina di verdure, crema di broccolo siciliano e porri croccanti, per l’equilibrio e l’armonia tra i sapori, mentre ci riserviamo di sentire nuovamente le fettuccine al nero di seppia, cotto e crudo di seppia, caviale di salmone e scorza di limone.
Lo chef è Francesco Pasquini, che si pone due obiettivi: avere sempre a disposizione l’ingrediente migliore e creare un mix equilibrato fra memorie antiche e memorie che verranno. Proponendo piatti come “il polpo grigliato con salsa di lattuga e burrata” (foto in basso) per la sua semplicità e pulizia di sapori e profumi, “Il peposo dell’Impruneta” per il suo carattere forte, sincero e autentico. Nel complesso il menù è interessante per le proposte che offre (antipasti da 9 a 12 euro, primi da 11 a 15 euro, secondi da 15 a 24 euro, dessert a 7 euro) ma forse poco pratico nell’architettura delle informazioni, diviso tra un menù “assoluto” (quello base, presente tutto l’anno), uno “Experience” che vorrebbe rappresentare le pietanze ammiraglie dello chef – ma che però così facendo finisce per sminuire i piatti precedenti, pur degnissimi – e infine uno “Essenza” caratterizzato, per l’appunto, da oli essenziali.
In definitiva, anche per la sua specifica posizione – è a pochi metri dal casello autostradale, in una zona che non annovera ristoranti di analoga qualità – il Bixtrot ha tutte le carte in tavola per diventare il ristorante di riferimento per gli appassionati di un tipo di cucina ricercata e divertente negli accostamenti. Il tempo gioca a suo favore, e avrà tutto il tempo di farsi un nome prima di pensare alle prossime aperture, già ipotizzate.
Bixtrot
via dell’Olmo 71/A, 52028
Terranuova Bracciolini (Ar)
Telefono fisso: 055/0942402
Orari: Lunedì – Sabato: dalle 19 alle 24 [Chiuso la Domenica]
indirizzo-email: info@ilbixtrot.it