Non sparirà, naturalmente, ma si rifarà il look affidandosi a un noto studio italiano di strategic design, “Robilant & Associati”: novità in vista per il Gallo Nero simbolo della Docg Chianti Classico e protagonista di un’antica leggenda toscana (era il simbolo della storica “Lega del Chianti”, e fu ritratto dal Vasari nel Salone dei Cinquecento). Proprio per il suo legame storico-culturale con il territorio di produzione, il gallo è da sempre il marchio distintivo del Chianti Classico che nei prossimi giorni presenterà alla Stazione Leopolda le ultime novità sulla Denominazione nell’ambito della prossima Chianti Classico Collection (18-20 febbraio). Tra le tante novità che fanno parte di un vero e proprio “riassetto” della Denominazione è coinvolto anche il famoso Gallo di Toscana. Il Chianti Classico, infatti, rifà il look al suo storico marchio, assecondando una precisa strategia dettata dal cda del Consorzio che prevede di puntare sempre di più nel simbolo della denominazione come criterio distintivo non solo di un vino ma di un intero territorio, della sua storia e della sua unicità.
La nuova immagine del Gallo Nero sarà svelata il 19 febbraio all’Anteprima delle annate 2012, 2011 e della Riserva 2010 del Chianti Classico (18 febbraio per gli operatori, 19 e 20 febbraio per la stampa; www.chianticlassicocollection.it). Per chi non potrà assistere alla presentazione (ore 12) potrà collegarsi sulla diretta streaming qui.
“E’ una novità a cui lavoriamo da tempo, per rinvigorire e modernizzare il nostro marchio, che diventa più “fiero” – spiega Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio – anche in un’ottica di strategia sul Gallo Nero che è cambiata nel tempo: nato come sigillo di qualità, oggi è un simbolo di appartenenza alla denominazione per il vino e al territorio per le aziende. Per questo uscirà dalla fascetta di stato per posizionarsi con dimensioni decisamente più visibili sul collo della bottiglia o in etichetta. Sarà sempre più il centro della nostra comunicazione, come segno che ci distingue e rende unica l’immagine del Chianti Classico”.
Registrato in oltre 40 Paesi (per la sua tutela il Consorzio spende ogni anno 150.000 euro, e 2 milioni in azioni di promozione e comunicazione), tra cui tutti i Paesi europei, accanto ad Usa, Canada e Russia, oltre che nei più importanti e promettenti mercati del vino asiatici, Giappone e Cina in testa.