Dalle colline vicino a Grosseto, nel cuore della Maremma, parte l’assalto ai grandi rosati francesi. A lanciare la sfida è il podere Val di Toro che nella patria del Morellino ha creato Anna’s Secret, un Sangiovese in purezza, con l’ambizione di competere con la tradizione d’oltralpe pur mantenendo le peculiarità del terroir nostrano
È sulle colline intorno a Grosseto, nel cuore della Maremma, che parte l’assalto ai grandi vini rosati francesi. Artefice della “sfida” è il podere Val di Toro che nella patria del Morellino di Scansano ha creato un rosato utilizzando un Sangiovese in purezza, con l’ambizione di competere con la tradizione d’oltralpe pur mantenendo le peculiarità del terroir maremmano. Si tratta di “Anna’s Secret“, ultimo nato dall’azienda di Anna Maria Cruciata e del marito inglese Hugh Constable Maxwell.
La prima annata di Anna’s Secret nasce alla metà di settembre, quando le uve Sangiovese vengono raccolte a mano e selezionate con una settimana di anticipo rispetto al normale tempo di vendemmia dei vitigni a bacca rossa. Dopo una breve macerazione e una lieve pressatura, si passa alla fase della fermentazione: il vino viene tenuto per circa 5 mesi in tini d’acciaio a una temperatura di 4 gradi. E dire che l’azienda toscana aveva già in carnet un rosé, l’Alfa Tauri, ma ciò non ha impedito l’arricchimento del panorama delle etichette Val di Toro con il nuovo vino. “Ho cercato – spiega la produttrice Anna Maria Cruciata – un rosé che fosse rappresentativo del territorio maremmano ma che allo stesso tempo avesse tutte le carte in regola per competere con la Francia ritagliandosi un ruolo importante nel panorama dei vini giovani, di tendenza e carattere”.
Vino intrigante e dalla forte personalità, Anna’s Secret ha il suo punto di forza nell’equilibrio tra forma e sostanza, tra un packaging accattivante (come dimostra la forma particolare della bottiglia o all’etichetta minimale) e un vino dal colore tenute, che richiama alla memoria la buccia di pesca, con riflessi vivaci e brillanti. In bocca, il vino presenta note fresche e fragranti, con un finale sapido e minerale, secco e pulito. Già nell’anno del debutto, non sono mancate le prime soddisfazioni internazionali e le prime medaglie ottenute: con simili premesse, Anna’s Secret sembra destinato a colmare una lacuna nel panorama dei rosati italiani che abbiano riconoscibilità e “branding” sia sul mercato internazionale che su quello interno, tradizionalmente meno sensibile a questa tipologia di vino.