domenica 28 Aprile 2024
HomeNewsSantarpia, la combo...

Santarpia, la combo che non ti aspetti: Michele Leo VS Cristiano Tomei

Da Santarpia in scena una serata annunciata come “cena anarchica” ma che in realtà ha visto lo chef stellato e il pizzaiolo di casa cimentarsi in variazioni su tema di prodotti specifici, ognuno alla sua maniera

Santarpia, la combo che non ti aspetti: Michele Leo VS Cristiano Tomei

A guardarli bene, li accomuna soltanto la barba. Per il resto, sembrano incarnare uno l’opposto dell’altro: alto Cristiano Tomei, sensibilmente più basso Michele Leo; divisa bianca per lo chef stellato de L’Imbuto, divisa nera per il pizzaiolo di largo Annigoni; anfitrione Cristiano, più riservato Michele; amante della costa toscana il primo, espressione dei litorali campani il secondo. Eppure, come lo Yin e lo Yang, è nella loro unione che le energie dei due si completano.

michele leo cristiano tomei santarpia
Lo sanno bene i partecipanti alla cena “anarchica” andata in scena da Santarpia nei giorni di Taste 2019, un appuntamento presentato – per l’appunto – all’insegna dell’anarchia ma ben presto indirizzato sui binari del divertissement per entrambi gli chef e dello stupore per i commensali nel vedere Tomei & Leo “sfidarsi” a colpi di interpretazione di materie prime come il pomodoro, il carciofo o la seppia.

michele leo cristiano tomei santarpia
Che si trattasse di una cena stupenda – dal latino stupendus, gerundivo di stupēre, ossia stupire – non c’erano dubbi sin dalla prima portata, un cubo di farinata con cavolo nero sormontata da pomodoro e acciuga, accompagnato dal vermouth. È l’inizio della fase di compromesso tra i due chef, che per un po’ hanno fatto uscire piatti in cui la mano dell’uno è complementare a quella dell’altro, ma poi hanno portato in sala le rispettive variazioni su tema (gourmet e topping per la pizza) di ingredienti cari a entrambi.

Ecco che quindi Cristiano Tomei e Michele Leo servono, in un contenitore di cartone per pizze, un paio di filetti di pomodoro. A seguire lo chef propone un tortellino ripieno di lardo di colonnata in brodo di testine di maiale. Subito dopo è Michele Leo a portare in tavola la pizza fritta (mano sua) sormontata da filetti di acciughe marinati nell’aceto di ravanello e – udite udite – la pajata (mano dello stellato), resa celebre da una gag del Marchese del Grillo.


Poi tocca al carciofo, che Cristiano Tomei presenta fritto e condito con pompelmo rosa e burro di noccioline, mentre Michele Leo lo interpreta sulla pizza a impreziosire una gricia. Infine è la volta della seppia, che lo chef dell’Imbuto propone in versione gourmet e il pizzaiolo come trasposizione del più classico inzimino.

michele leo cristiano tomei santarpia
A chiusura, finale con il vermouth – l’Alfa e l’Omega della serata – e un dessert a quattro mani, seppur slegate: se Michele Leo opta per un pane irrobustito da gocce di fondente sormontato da una mousse di gianduia marrone a spirale, Cristiano Tomei gioca la carta della materia prima inusuale servendo un crumble con tanto di ostrica all’interno di una lattina di metallo. Un dessert che, scavando nella memoria artistica, a chi scrive ha ricordato la più celebre opera di Piero Manzoni.

Rimani aggiornato: iscriviti!

ARTICOLI SIMILI

Lo chef Francesco Marchese (FRE, una stella, all'interno del Réva Resort a Monforte d'Alba, nelle Langhe) lancia il "menù smart" a 70 euro

DELLO STESSO AUTORE

Continua a leggere

Mixology, l’ultima frontiera: alla cocktail week di Udine il pairing con gli insetti

Udine: torna la Cocktail Week tra guest con barman di spicco, cene in stile asiatico, tattoo, ikebana e… pairing con gli insetti: dal 25 aprile al 2 maggio ricco carnet di appuntamenti all’insegna delle contaminazioni sensoriali col mondo orientale. Ecco tutti gli eventi

Fiesole, tre fil rouge per il menù d’esordio di Antonello Sardi al ristorante Serrae

Il menù d'esordio dello chef fiorentino al ristorante Serrae dell'hotel Villa Fiesole - nell'omonima cittadina - punta sull'uso di fondi diversi, su sapori netti e sulla valorizzazione dei vegetali del territorio

Dove mangiare all’aperto a Roma? Otto locali tra pop e gourmet

Tra le tante opzioni che riserva Roma, abbiamo selezionato otto ristoranti dove poter mangiare all’aria aperta e godere di ottimi menu stagionali sotto il cielo della città eterna.