lunedì 29 Aprile 2024
HomeStorie e personaggiIl fagiolo zolfino,...

Il fagiolo zolfino, storia di una tradizione e della sua sentinella Mario

Piccolo, giallo e rotondo, il fagiolo zolfino del Pratomagno è una delle eccellenze toscane: ha un suo “cavaliere”, una sentinella che lo coltiva con abnegazione e dedizione. Si tratta di Mario Agostinelli, che insieme a un manipolo di irriducibili ne custodisce il germoplasma   

agostinellimmm

Sguardo deciso, occhi ficcanti, parole e idee chiare e semplici ma taglienti come le rughe che scolpiscono il suo viso arso dal sole. Quando ti racconta del fagiolo zolfino Mario si appassiona, si riscalda, si entusiasma e si arrabbia. È lì il segreto della sua forza; la voglia di esserci sempre, anche contro tutto e tutti per proteggere da soprusi e imitazioni quel suo pulcino dal colore giallo, la forma rotondeggiante e le dimensioni minime. Questa è la storia di un piccolo grande eroe del quotidiano: Mario Agostinelli e del fagiolo zolfino. Una storia di tradizione toscana. Una storia fatta di amore, semplicità, testardaggine, competenza e qualità.

fagiolo zolfino

La storia del fagiolo zolfino in realtà è una favola bella. Quasi dimenticato e disperso nell’oblio della memoria dopo secoli di fama e gloria oggi è un piccolo pulcino tenuto al caldo dalle mani sapienti di Mario e uno stretto manipolo di irriducibili. “Di zolfino c’è né uno solo, quello del Pratomagno perché solo qui il terreno è giusto per coltivarlo” Così esordisce Mario che orgogliosamente puntualizza anche di essere il coltivatore di zolfino con più ampio terreno dedicato. È orgoglioso della sua creatura; non fa nessuna fatica ad alzarsi all’alba e spaccarsi la schiena nei capi per tutelarlo. Si riscalda solo quando sente parlare di zolfini nel cuneese, nel trevigiano e peggio ancora in Cina!

fagiolo zolfino

La soddisfazione è invece portarlo in giro per il mondo e mettergli il vestito buono di ambasciatore della Toscana, magari in galà aristocratici in cui è affiancato da caviale e champagne. Mario con il suo entusiasmo coinvolgente e il suo proselitismo appassionato ha fatto innamorare dello zolfino la corte inglese e sua maestà dei record Elisabetta II serve a Buckingham Palace lo zolfino a firma Agostinelli; è riuscito ad imporlo con la forza della qualità al cerimoniale del Quirinale fin dai tempi di Carlo Azeglio Ciampi presidente e recentemente ha fatto perdere la testa per lo zolfino nientemeno che a Pierre Cardin che da pensionato della moda si è dedicato all’alta gastronomia scegliendo personalmente solo le eccellenze mondiali per il suo Maxim’s.

fagiolo zolfino

Ma cos’avrà mai di speciale questo fagiolo quasi dimenticato? L’appartenenza a un genotipo locale che, ancorandosi a un terreno perfetto per esaltarne le caratteristiche fa la differenza. Un terreno piccolissimo e circoscritto che ruota attorno a soli cinque Comuni del Pratomagno e che regala a questo cereale che ha il doppio di proteine di una bistecca e di cui era golosissima Caterina de’ Medici un sapore che stupisce per la sua pasta densa, leggera e l’alta digeribilità. Mario Agostinelli ha ragione a lottare per difenderlo e non solo perché è custode del suo germoplasma. Perché si alza tutti i giorni all’alba per andare nei capi a coccolarlo e accarezzarlo, perché segue a mano ogni momento della sua crescita; ha ragione soprattutto perché lo zolfino che non è tutelato da nessuna Dop o Igt solo perché i prezzi folli delle registrazioni giocano a favore delle multinazionali e dell’appiattimento gustativo.

fagiolo zolfino

Il fagiolo zolfino ha bisogno di sentinelle attente e custodi sinceri. E Mario lo è almeno fino a quando le sirene non suoneranno troppo forti. Come farai Mario a dire di no quando i dollari del lusso del grande centro moda che confina coi tuoi campi cercheranno di gettare cemento al posto degli zolfini?

Informazioni:
Piazza Daniele Manin – 50066 Leccio, Reggello
Tel. 0558657698 – www.agostinellimario.com

Rimani aggiornato: iscriviti!

ARTICOLI SIMILI

Gli chef Shimpei e Sayuri hanno sposato la linea biologica e 'green' del ristorante agricolo 'Sale' di Poggio ai Santi, affacciato sulla Costa degli Etruschi

DELLO STESSO AUTORE

Continua a leggere

Mixology, l’ultima frontiera: alla cocktail week di Udine il pairing con gli insetti

Udine: torna la Cocktail Week tra guest con barman di spicco, cene in stile asiatico, tattoo, ikebana e… pairing con gli insetti: dal 25 aprile al 2 maggio ricco carnet di appuntamenti all’insegna delle contaminazioni sensoriali col mondo orientale. Ecco tutti gli eventi

Fiesole, tre fil rouge per il menù d’esordio di Antonello Sardi al ristorante Serrae

Il menù d'esordio dello chef fiorentino al ristorante Serrae dell'hotel Villa Fiesole - nell'omonima cittadina - punta sull'uso di fondi diversi, su sapori netti e sulla valorizzazione dei vegetali del territorio

Dove mangiare all’aperto a Roma? Otto locali tra pop e gourmet

Tra le tante opzioni che riserva Roma, abbiamo selezionato otto ristoranti dove poter mangiare all’aria aperta e godere di ottimi menu stagionali sotto il cielo della città eterna.