Il momento è arrivato: la pizzeria si chiama “Santarpia” e apre giovedì 17 dicembre in largo Annigoni. Sarà aperta solo la sera e il menù, con prezzi compresi tra i 7 e i 9.50 euro, comprende le pizze storiche di Giovanni, i calzoni fritti, arancini & crocchette di patate, dolci della tradizione partenopea
Finalmente il momento è arrivato: Giovanni Santarpia apre la pizzeria a Firenze, in largo Annigoni. Per gli appassionati di pizza napoletana si tratta di un’occasione preziosa per assaggiare quello che viene considerato uno dei migliori interpreti della tradizione partenopea nell’arte della pizza fuori dai confini della Campania. Un po’ di informazioni: il locale si chiama “Santarpia” (in omaggio a un sempre più diffuso self branding) conta 50 coperti e debutterà la sera di giovedì 17 dicembre, quando finalmente le porte del fondo alla fine di largo Annigoni – proprio sul retro degli uffici della Nazione, per intendersi – si apriranno per ricevere i primi clienti.
Da quel momento, la pizzeria resterà aperta solo di sera, sfornando – letteralmente – le pizze storiche di Giovanni Santarpia (quella con zucca e pancetta, quella con friarielli e salsiccia, la margherita, la “regina del Vesuvio” con bufala/stracciatella e pomodoro piennolo, fino alla marinara) più la pizza fritta col lampredotto di Luca Cai, il calzone fritto con ricotta e prosciutto, il panuozzo e una selezione di fritti all’italiana come gli arancini e le crocchette di patate. In quanto ai dessert, non mancherà la pastiera napoletana insieme a panna cotta e altri dolci più “internazionali”.
I prezzi oscillano tra i 7 euro di una margherita e i 9,50 della “regina del Vesuvio”, anche se sono in programma alcune pizza extra-categoria a base di tartufo by Savini (quello stesso Cristiano Savini che in città ha da poco aperto un locale tutto dedicato al tartufo). Ogni pizza potrà essere accompagnata da Birra Poretti e un paio di birre artigianali, tra cui la Bruton, oltre che da una selezione di vini rigorosamente italiani, così come nostrano è tutto ciò che viene preparato.
L’atmosfera è semplice e accogliente: dopo il primo corridoio con il forno Valoriani ha un muro dipinto di blu (Modugno docet) con i nomi degli ingredienti base della pizza, oltre a un quadro che ritrae Giovanni Santarpia. La pizza ha un diametro di 30 centimetri, e per chi conosce il pizzaiolo dai tempi di Palazzo Pretorio (qui una sua recente intervista) è la “tipica” napoletana col cornicione alto. Il forno è in azione da un paio di settimane per rodarsi e trovare la temperatura omogenea ottimale, per arrivare all’appuntamento del 17 già a pieno regime ed evitare differenze di cottura tra un lato e l’altro della pizza.
Abbiamo assaggiato in anteprima, con un gruppo di colleghi, le pizze di Giovanni Santarpia a Firenze: sul mio personalissimo podio vanno quella con zucca e pancetta – dolce come si addice a una pietanza dove è presente la zucca, ma sorprendentemente sapida – seguita dalla margherita e dagli arancini, il cui ripieno è allo stesso tempo leggero, gustoso e non banale.
Quella di Giovanni Santarpia è la miglior pizza di Firenze? Probabilmente sì, ma se la gioca insieme ad almeno un paio di altri concorrenti, sulla piazza cittadina, entrambi concentrati in pochi metri quadri: la pizzeria “Sud” di Romualdo Rizzuti al primo piano del Mercato di San Lorenzo e quella di Raffaelle Menna, “Mamma Napoli”, in piazza del Mercato centrale. Poi c’è anche Pizzaman, a scapito del nome, e quei locali dove alla pizza napoletana si preferisce quella di foggia più locale. In ogni caso è ancora presto per stilare classifiche.
Su un paio di cose invece siamo sicuri: il successo della pizzeria Santarpia, grazie anche alla posizione – centrale, ma niente affatto distante dal centro storico – e alla facilità di parcheggio, due elementi tutt’altro che secondari. Inoltre la qualità degli ingredienti e delle preparazioni, grazie all’occhio esperto di Giuseppe Calabrese. Infine, ci siamo chiesti se questa possa essere considerata la miglior pizza italiana, quella destinata a diventare una pietra di paragone per tutte le altre. Probabilmente no, ma senza per questo nulla togliere all’abilità di Giovanni. Semplicemente, non amo i giudizi assoluti: mi piace pensare, infatti, che da qualche parte nel nostro Paese (e perché no, anche fuori) ci sia un giorno qualcuno in grado di spostare l’asticella un millimetro più su. Anche quando, come in questo caso, il livello è già piuttosto alto.
Pizzeria Santarpia
largo Annigoni 9/c
tel. 055.245829
info@santarpia.biz
www.santarpia.biz