sabato 27 Aprile 2024
HomeStorie e personaggiAllarme cinghiali: una...

Allarme cinghiali: una “modesta proposta” (sulle orme di Jonathan Swift)

Nel 1729 Jonathan Swift presentava la sua nota “modesta proposta” per evitare il sovraffollamento in Irlanda. Al netto della sua carica provocatoria e satirica, il messaggio non è sbagliato. Almeno se declinato su un allarme cinghiali che in Toscana va avanti da tanto, troppo tempo.

cignali

Chi ha dimestichezza con la letteratura inglese del diciottesimo secolo sicuramente ricorderà A modest proposal di Jonathan Swift. L’autore suggerisce di trasformare il problema della sovrappopolazione tra i cattolici irlandesi nella sua stessa soluzione: ingrassare i bambini denutriti e darli da mangiare ai ricchi proprietari terrieri anglo-irlandesi. I figli dei poveri potrebbero essere venduti in un mercato della carne all’età di un anno per combattere la sovrappopolazione e la disoccupazione. Così facendo si risparmierebbe alle famiglie il costo del nutrimento dei figli fornendole una piccola entrata aggiuntiva, si migliorerebbe l’alimentazione dei più ricchi e si contribuirebbe al benessere economico dell’intera nazione. L’autore fornisce anche dati specifici sul numero di bambini da vendere, il loro peso, il prezzo e i possibili modi di consumazione, nonché alcune ricette per preparare questo “delizioso” tipo di carne. Secondo Swift, la vendita e il consumo di bambini avranno positivi effetti sulla moralità familiare: i mariti tratteranno le loro mogli con più rispetto e i genitori valuteranno i loro bambini in modi finora sconosciuti. La sua conclusione è che questo progetto aiuterà a risolvere i problemi complessi dell’Irlanda in materia sociale, politica ed economica.

cinghiali_2

Ebbene, quello scritto del 1729 oggi si può attuare in Toscana, così come in altre regioni italiane. Non certo per i bambini, ovvio, ma per i cinghiali e gli altri ungulati. Parafrasando il sottotitolo originale – For preventing the children of poor people in Ireland from being a burden to their parents or Country, and for making them beneficial to the Public (Per evitare che i figli degli Irlandesi poveri siano un peso per i loro genitori o per il Paese, e per renderli un beneficio per la comunità) – si potrebbe dire che questa modesta proposta serve per evitare che i cinghiali siano un peso per gli agricoltori e per il territorio, e per renderli un beneficio per la comunità. Un rimedio, insomma, all’allarme cinghiali.

cinghiale in umido

L’ultimo caso è di pochi giorni fa, quando in Chianti un gruppo di turisti stranieri è a pranzo alla Casina di Lilliano e si vede arrivare un grosso cinghiale maschio, accompagnato da due o tre accoliti. “La situazione è diventata talmente grave da non poter essere più tollerata – ha dichiarato Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio Chianti Classico – con danni ai vigneti e alle produzioni che annualmente superano i 10 milioni di euro. Adesso i cinghiali si avvicinano anche pericolosamente agli uomini. Sono anni che chiediamo alle istituzioni (Province e Regione) di adottare tutti i provvedimenti necessari per risolvere il problema, ma oltre allo stucchevole rimpallo di responsabilità nessuna decisione operativa è mai stata presa per l’allarme cinghiali”. E se è vero che circa il 90% delle aziende del Chianti ha ripetutamente subito dei danni dagli ungulati (cinghiali, caprioli e daini), così come che la proliferazione incontrollata degli ungulati è diventata la principale causa degli incidenti stradali nella provincia di Siena (tra il 70% e l’80% secondo la Provincia), ecco allora che la soluzione è esattamente quella ipotizzata da Jonathan Swift. Cioè mangiarli.

pappardelle cinghiale

Lo so, il cinghiale è già presente sulle nostre tavola. Ma perché non trasformare l’allarme cinghiali in una “Settimana del cinghiale” (un po’ come fanno a Capalbio e in altre zone della Toscana) magari patrocinata dagli enti locali, e far sì che nei ristoranti delle zone coinvolte dall’emergenza il cinghiale venga servito in tutte le salse, in modo talmente massiccio da consumare – e magari esportare – ancor più cacciagione? In fondo il cinghiale in umido o come “peposo” è buono, no?

Rimani aggiornato: iscriviti!

ARTICOLI SIMILI

Gli chef Shimpei e Sayuri hanno sposato la linea biologica e 'green' del ristorante agricolo 'Sale' di Poggio ai Santi, affacciato sulla Costa degli Etruschi

DELLO STESSO AUTORE

Continua a leggere

Mixology, l’ultima frontiera: alla cocktail week di Udine il pairing con gli insetti

Udine: torna la Cocktail Week tra guest con barman di spicco, cene in stile asiatico, tattoo, ikebana e… pairing con gli insetti: dal 25 aprile al 2 maggio ricco carnet di appuntamenti all’insegna delle contaminazioni sensoriali col mondo orientale. Ecco tutti gli eventi

Fiesole, tre fil rouge per il menù d’esordio di Antonello Sardi al ristorante Serrae

Il menù d'esordio dello chef fiorentino al ristorante Serrae dell'hotel Villa Fiesole - nell'omonima cittadina - punta sull'uso di fondi diversi, su sapori netti e sulla valorizzazione dei vegetali del territorio

Dove mangiare all’aperto a Roma? Otto locali tra pop e gourmet

Tra le tante opzioni che riserva Roma, abbiamo selezionato otto ristoranti dove poter mangiare all’aria aperta e godere di ottimi menu stagionali sotto il cielo della città eterna.