Al Vinitaly si impara sempre qualcosa di nuovo. Si scopre, ad esempio, che il dio del vino Bacco nacque in Toscana. E fin qui niente di nuovo, visto che già nel 1685 divenne celebre un’opera letteraria di Francesco Redi dal titolo “
Il documento (Misc. MSS. Cl. VIII. Cod. 47.) è in realtà un capitolo in lode del vino di Lucolena, dedicato a un principe di casa Medici dal suo autore Michele di Lando, che ivi si dichiara nativo di Lucolena. Eccolo:
Siede tra Monte Domini e Lisone
Una piccol valletta al Tosco lito
Da Bacco amata, odiata da Giunone,
Perché una Lena amica del marito
Conduttrice di Semel vi s’ascose
Mossa da Giove per miglior partito;
Quivi ella a Bacco un Luogo sacro pose,
Dal quale e dal suo nome Luco Lena,
Nome oggi detto del luogo compose.
Michele di Lando, nativo di Lucoleva nel 1343, scrisse la poesia in lode del vino lì prodotto, dedicandola a un principe della casata dei Medici. Nella poesia si racconta che una certa Lena abbia presentato Semele – la bella figlia del re di Cadmo – al dio Giove, e da questa unione sia nato Bacco. Giove, dunque, per amore, benedì la valle che diventò luogo sacro a Bacco prendendo il nome di Lucolena (loco della Lena).
La vicenda è stata raccontata da Antonietta e Alessandro Francois, produttori del Castello di Querceto, che hanno colto l’occasione per imbottigliare il vino della vigna presente in quella valle con uno speciale packaging e il nome “Romantic”. Ogni bottiglia è dotata di QR code.