venerdì 26 Aprile 2024
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Bere bene in discoteca? L’esempio di Don Papa Rum e i suoi jungle party

Bere bene in discoteca? Non è sempre facile, ma talvolta si può, grazie anche al lavoro di Don Papa Rum e di Rinaldi 1957, suo distributore esclusivo in Italia

Creato da Stephen Carroll, allora dirigente di Rémy Cointreau che durante un viaggio a Bacolod volle provare in prima persona quella che veniva definita la cannamele più pregiata al mondo, Don Papa Rum è un distillato invecchiato per sette anni in botti di rovere americano (ex Bourbon) che viene interamente realizzato sull’isola di Negros, così ricca di piantagioni di canna da zucchero da essere stata ribattezzata “Sugarlandia”. Una terra a dir poco fertile, caratterizzata da aspre catene montuose, grandi spiagge bianche e impenetrabili giungle lussureggianti, oltre che da una superficie vulcanica che le permette di produrre proprio uno zucchero di canna fra i più pieni e i più dolci in assoluto.

Con la sua travolgente vena creativa e il suo spirito indomito, Don Papa Rum trae il suo nome da Dionisimo Magbuelas, meglio conosciuto come “Papa Isio”, ex lavoratore di piantagioni e carismatico leader di Negros che nel 1890 aiutò il suo popolo a ottenere l’indipendenza dagli spagnoli. D’altronde, l’obiettivo di Carroll è stato chiaro già dal primo giorno: portare nelle Filippine (e nel mondo) un rum di qualità, in grado di rivoluzionare il mercato con tutta la sua energia e non a caso progressivamente protagonista a livello globale dal suo lancio nel 2012 fino a oggi.

don papa rum

Dolce e fruttato, con note intense di vaniglia, miele e frutta candita grazie alla celebre melassa “black gold” tipica di Negros, perfetto in purezza o anche in cocktail semplici ma convincenti (magari in un “Darker Don”, drink a base di Don Papa Rum, succo di lime, ginger beer e una goccia di Angostura). Proprio come hanno potuto direttamente appurare i tanti presenti alla cena-spettacolo organizzata venerdì scorso da Iguazù (ristorante all’interno della storica discoteca fiorentina “Otel”), location in cui cucina fusion, esibizioni circensi e successivo jungle party si sono intrecciati dando vita a una serata suggestiva e divertente. All’insegna del buon rum e della scoperta continua, come insegna Sugarlandia, casa spirituale senza tempo in cui la natura sprigiona tutto il suo potere dominante tra flora e fauna.

La ciliegina sulla torta? Il laboratorio di maschere in cui far uscire tutta la propria fantasia: partendo da un animale di Sugarlandia (dalla volpe al tarsio passando per tanti altri rari esemplari esotici), i partecipanti alla serata dell’Otel hanno potuto infatti dare spazio al loro estro realizzando e adornando maschere su misura in base al proprio carattere e alle proprie vibrazioni.

don papa rum

Esattamente quello spirito creativo che ispira il rum di Carrell, colui che non ha avuto paura di osare e portare il suo prodotto sul mercato internazionale, anche in ambienti normalmente meno esigenti. Perché si può bere bene anche in discoteca, Don Papa Rum e Rinaldi 1957 ne sono un ottimo esempio.

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