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Boccaccesca 2021, a Certaldo debutta il premio di bellezza Madonna Fiammetta

Dal 15 al 17 ottobre a Certaldo in scena Boccaccesca 2021: tra le novità il premio di bellezza ispirato a Madonna Fiammetta. Il Premio Boccaccesca assegnato a Bibi Graetz

festa certaldo

C’è un certo filo ideale che lega la cittadina di Certaldo, la figura di Giovanni Boccaccio e il suo Decamerone, la peste e il Covid19. Come l’epidemia del 1348 costrinse un gruppo di giovani (3 ragazzi e 7 ragazze) a rifugiarsi sulle colline sopra Firenze per scampare al contagio ingannando il tempo raccontandosi novelle, infatti, così la fine della pandemia ha permesso a Certaldo di tornare a ospitare la manifestazione. È per questo che Boccaccesca 2021 – in programma dal 15 al 17 ottobre nella cittadina toscana – diventa simbolo di rinascita e ripartenza, ovviamente con Green Pass alla mano.

“Proprio rileggendo le novelle del Decameron – conferma Claudia Palmieri, direttore Artistico di Boccaccesca 2021 – possiamo capire che l’unico modo è quello di ricominciare da capo. Dopo la peste, c’è rinascita. Come trasmettere tutto questo in Boccaccesca? Manterremo il nostro Mercato di Eccellenze, berremo il vino dei nostri produttori, gioiremo del profumo delle caldarroste, i cuochi, con la loro sapienza e conoscenza, cercheranno il dialogo con il pubblico che li seguirà, come l’oste fa con il suo avventore… questo è il nostro modo di rinascere. Boccaccesca sarà di nuovo voglia del buono e del bello, ma soprattutto sarà voglia di vita”.

certaldo

La kermesse prevede un programma denso di appuntamenti ad ingresso libero, che coinvolgeranno sia il Borgo basso sia il cuore medioevale di Certaldo Alto. Ancora una volta sarà protagonista lo street food, realizzato nel paese Basso da operatori locali e in Certaldo Alto dalle strutture enogastronomiche nel borgo. Insieme al Mercato di Boccaccesca non mancherà l’Osteria di Boccaccesca a cura del Comitato degli abitanti di Certaldo Alto e l’Enoteca di Boccaccesca, dove si potranno degustare le eccellenze toscane e si svolgerà nella consueta location della chiesa dei Santi Tommaso e Prospero.

boccaccesca 2021

La 23° edizione della manifestazione ideata da Claudia Palmieri e organizzata dal Comune in collaborazione con Confesercenti, Claridea due ed Etruria Promozione conferma l’attenzione al mondo della cucina dando spazio a numerosi chef, che però per una volta abbandoneranno questo termine a favore del Gran Cuoco – un titolo di dignità nel Medioevo, un po’ come gran cuciniere (Treccani) – e scenderanno in piazza SS. Jacopo e Filippo presentando piatti semplici, tornando alla tradizione, facendo apprezzare la realtà contadina.

Ma la vera novità di Boccaccesca 2021 è l’elezione di Madonna Fiammetta, un concorso di bellezza che si snoderà tra le vie del borgo medievale di Certaldo Alto eleggendo una donna di età compresa fra i 30 ed i 60 anni, mettendo in mostra il talento di signore che interpreteranno l’idea di bellezza dai tempi del Decameron ai nostri giorni. Madonna Fiammetta di «mirabile bellezza trecentesca», fonte di ispirazione del certaldese Boccaccio,  per essere considerata bella doveva essere esile e con la pelle pallida, capelli chiari e lunghissimi, figura stretta, fronte alta, occhi azzurri o grigi. Fino al 14 ottobre i partecipanti a Boccaccesca 2021 potranno votare sui canali social della manifestazione la “loro” Fiammetta, a suon di like e condividere la preferenza con la propria cerchia. Dal 15 al 17 ottobre le votazioni si svolgeranno lungo le vie del borgo medievale. La premiazione di Madonna Fiammetta si svolgerà la domenica sera nel Cortile di Palazzo Pretorio.

La consegna sarà preceduta dall’assegnazione del Premio Boccaccesca, che si svolgerà alle 17 presentato da Annamaria Tossani: quest’anno verrà assegnato a Bibi Graetz, il viticoltore che ha riempito di ‘Colore’ la Toscana. Suo padre, israeliano, è uno scultore di rilevanza internazionale, sua madre è norvegese e figlia di artisti. Lui è nato e cresciuto in un castello a Fiesole, quello di Vincigliata, che domina Firenze.

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Emiliano Wass
Emiliano Wass
Antropologo, docente universitario, consulente editoriale, traduttore e curatore. All'enogastronomia arriva dall'antropologia, convinto che il cibo sia l'unico vero elemento identitario delle persone. Ha svolto lavoro di campo in Messico, occupandosi di diritti e tradizioni indigene. Ha scritto su Finzioni, Doppiozero, Scrivo.me, Distillerie.it.

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