Se fino ad ora per mangiare un taco degno di questo nome bisognava andare fuori città, nel Chianti di Mototacos o nella Val d’Elsa di ToscoTacos, adesso finalmente esiste la possibilità di gustarli in pieno centro a Firenze, da Raices, un nuovo ristorante latino aperto non più di sei mesi fa in Via del Sole 23r. E latino è proprio la parola giusta, visto che il menù è una combinazione di piatti venezuelani e messicani.
Si comincia dal Venezuela: arepitas (frittelle di farina di mais) da accompagnare con salse, verdure o carne, empanaditas o pastelistos ripieni, platano fritto. I piatti forti, però, arrivano dal Messico. Lasciate perdere i nachos, che sono una concessione fatta a una cucina tex-mex ibridata da un (discutibile) gusto occidentale e buttatevi subito su quesadillas (grandi tortillas di mais ripiene di formaggio e vari tipi di carne) e tacos. Tra le prime, apprezzabilissima quella di chorizo, una salsiccia piccante.
Tra i tacos, invece, primeggia Sua Maestà il Pastor, carne di maiale marinata in un mix rossastro di spezie a base di semi di achiote (una pianta arbustiva dal gusto amarognolo e dal forte potere colorante), e servita con coriandolo fresco, cipolla bianca tritata e pezzetti di ananas. A detta di molti, la perfetta combinazione per un gusto agrodolce insuperabile, tale da generare una vera e propria dipendenza.
Sorprendenti anche i tacos de birria, che se qualche anno fa potevano considerarsi una deviazione dalla ricetta originale – la birria rimane, nel Messico centro-occidentale, un brodo di carne ovina riccamente condito, solitamente servito in un piatto fondo – hanno ormai preso piede nei menù di molti ristoranti messicani, sia in patria che all’estero.
Da Raices si va anche e soprattutto per bere. Se l’ambiente è semplice, con poche decorazioni, a riscaldare e colorare le serate ci pensano la lista di cocktails e l’ampia scelta – francamente la più ampia scelta che questo umile cronista abbia mai trovato in Italia – di birre messicane. Non sorprende che a farla da padrone tra le richieste dei clienti sia il sempiterno Margarita, come abbiamo potuto notare dal flusso costante che ha alimentato i gridolini sempre più acuti di un tavolo di allegre signore americane. Ottima anche la varietà dei tequila presenti, peccato solo che siano stati serviti in quei bicchierini che negli anni 80 si usava mettere in congelatore per poi riempirli di pessima vodka.
Tutto sommato, Raices è, a Firenze, la cosa più vicina a una vera esperienza gastronomica latinoamericana. Di sicuro è l’unico luogo in città dove trovare dei tacos veri e saporiti, e non quelle schifezze industriali serviti nelle trappole per turisti. Se non bastassero l’atmosfera allegra e la scelta di bevande ampia e originale, basterebbe quest’unicità a incitarci alla visita.