giovedì 25 Aprile 2024
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Ceviche a Firenze, due nuovi indirizzi: “Sevi” di Francys Salazar e “Papito” in centro

Due nuovi luoghi per il ceviche a Firenze: a Novoli ha aperto “Sevi”, il ristorante nikkei del giovane chef peruviano Francys Salazar e di Jhoseleen Condori, mentre in via XXVIII aprile c’è “Papito”

Due nuovi luoghi per il ceviche a Firenze: il tipico piatto sudamericano a base di pesce crudo marinato nel limone con spezie come peperoncino e coriandolo trova due nuove realtà, che vanno ad aggiungersi al più celebre ristorante peruviano nella città, El Inca di Pablo Gucic Ferrer. Da un lato ha aperto i battenti Pepito, in via XXVIII aprile, dall’altro Sevi a Novoli.

Se il primo punta sul connubio tra piatti sudamericani e specialità toscane in una sorta di rosticceria pop, il secondo è ideale per gli amanti della cucina fusion. Poche settimane fa ha infatti aperto i battenti “Sevi”, cevicheria e molto di più che parte dai profumi e dai sapori del Perù aggiungendo loro un pizzico di Giappone. Dietro ai fornelli troviamo una vecchia (ma non all’anagrafe…) conoscenza della ristorazione fiorentina come Francys Salazar, allievo dello chef Fabio Barbaglini e già protagonista da “S’BAM Ceviche & Cocktail” sul rooftop di The Student Hotel Firenze, ed è proprio a quella proposta di cucina nikkei che un paio di estati fa aveva incuriosito la città che il cuoco peruviano e la sua compagna di vita/affari Jhoseleen Condori hanno deciso di dedicare il loro piccolo grande sogno gastronomico.

A due passi dal polo universitario di Novoli, in una location semplice ma accogliente, è possibile così realizzare un viaggio oltreoceano che ci porta dalle Ande fino al Monte Fuji. Si parte naturalmente dal piatto forte della casa, il “Ceviche Classico”, realizzato con pescato del giorno, leche de tigre, ají limo, coriandolo, cancha, choclo, purea di patate dolci e cipolla marinata, per poi avviare un climax del gusto che spazia in modo convincente fra “Tartare Acevichado”, tartare con tonno, ponzu, cialda di riso e polvere di alghe nori, e “Polpo Anticuchero”, polpo marinato e scottato, salsa all’ají panca, chimichurri, patate e salsa huancaina.

Oltre al pesce, nel menu di “Sevi” c’è abbondante spazio anche per la carne, sempre ovviamente con un tocco fusion e spesso agrodolce: in questo caso troviamo un potenziale cult quale il “Seviburger”, pan brioche, hamburger, cipolla caramellata, lattuga, bacon, formaggio e salsa sevi, insieme alle sfiziose “Nikkei Wings”, alette di pollo fritte, salsa bbq nikkei, sesamo ed erba cipollina, o alle altrettanto invitanti “Maracuja Ribs”, costine di maiale cotte a bassa temperatura con bbq al maracuja.

Senza dimenticare neanche i contorni, che da “Sevi” riescono a vivere pure di vita propria. Il miglior esempio? La “Quinoa” mantecata con chimichurri e salsa huancaina, che precede le immancabili “Yuqitas alla huancaina”, bocconcini di purea di manioca fritta con salsa huancaina. Il tutto, accompagnato da un’ampia di gamma di cocktail a base di Pisco, celebre distillato nazionale peruviano.

foto di Mike Tamasco

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Emiliano Wass
Emiliano Wass
Antropologo, docente universitario, consulente editoriale, traduttore e curatore. All'enogastronomia arriva dall'antropologia, convinto che il cibo sia l'unico vero elemento identitario delle persone. Ha svolto lavoro di campo in Messico, occupandosi di diritti e tradizioni indigene. Ha scritto su Finzioni, Doppiozero, Scrivo.me, Distillerie.it.

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