A Firenze il 22 settembre apre al pubblico uno dei locali più attesi in città, l’Essenziale dello chef Simone Cipriani. Ecco cinque cose “essenziali” da sapere, dal menù di benvenuto al… pinguino Gianni che fa mostra di sé sul soffitto
Nella Firenze gourmet una simile attesa non si verificava dai tempi dell’apertura della pizzeria di Giovanni Santarpia. Da quando lo chef Simone Cipriani ha abbandonato il “Santo Graal” per dedicarsi a un progetto del tutto personale, a Firenze hanno cominciato a susseguirsi voci su tempi, luogo e modalità di apertura della sua nuova avventura dietro ai fornelli. In altre parole, tutti coloro che si occupano di gastronomia in città si sono chiesti: “che farà adesso Simone Cipriani”?
Qualche mese fa i primi tasselli del puzzle hanno cominciato a trovare il posto giusto: ad esempio, è emerso che il nuovo ristorante si sarebbe chiamato l’Essenziale, che avrebbe preso il posto del vecchio “Pane e vino” in piazza di Cestello (mentre all’inizio sembrava fosse destinato in San Niccolò), che avrebbe aperto in autunno.
Adesso, a una decina di giorni dall’apertura ufficiale, siamo in grado di raccontarvi le cinque cose “essenziali” da sapere sul nuovo ristorante del 32enne cuoco livornese :
1) Una mise en place a scomparsa
Ognuno dei circa 40 coperti del ristorante di Simone Cipriani avrà, proprio davanti a ogni seduta, un piccolo cassettino a scomparsa, uno scomparto che contiene la mise en place di ogni commensale. “Tutto ciò – spiega Simone – evita di impiegare camerieri in surplus, perché rispetto a questi ultimi prediligo avere più cuochi. È un sistema per alleggerire il servizio, che consente al personale di concentrarsi meno sul portare le posate è più sulla descrizione dei piatti”.
2) Un pinguino sul soffitto: è Gianni
Sul soffitto del ristorante Essenziale trova posto un pinguino gigante, di dimensioni praticamente umane. Si tratta di Gianni: più che una mascotte, si tratta di un vero e proprio animale guida, con un significato simbolico. “L’abbiamo trovato in un negozio – spiega Simone – e abbiamo scoperto una cosa singolare: il pinguino è l’unico animale che col branco va sempre in una direzione, finché non arriva uno più giovane del leader a tentare di far cambiare la rotta a tutto il branco. A questo punto si possono verificare due situazioni: o tutti gli altri pinguini seguono il nuovo arrivato, o questi continua per la sua strada fino a morire da solo. La metafora ci è piaciuta, e l’abbiamo adottata insieme a Gianni”.
3) Quanto si va a spendere all’Essenziale
“Poco – taglia corto lo chef – perché il nostro vuole essere un progetto popolare, per tutte le tasche. Pensiamo al primo menu che proporremo, chiamato Conoscersi, che viene proposto a 35 euro. Non sarà un’offerta lancio, ma resterà in carta almeno a febbraio: vuole essere un modo per far davvero conoscere la nostra cucina facendo assaggiare ai nostri clienti tre o quattro piatti senza però far loro spendere cifre eccessive”.
Chi c’è dietro il progetto Essenziale
La risposta più semplice – Simone Cipriani – è quella sbagliata. Dietro la nascita dell’Essenziale ci sono infatti altre tre persone: si tratta dei soci dello chef, Gemma, Max e Matteo, che pur essendo appassionati di ristorazione provengono da un mondo molto diverso da quello della cucina, ossia dall’ultimate frisbee. “Sono venuti a mangiare al Santo Graal – aggiunge Simone – e mi hanno accennato qualcosa, poi abbiamo continuato il discorso seduti al Borgo San Jacopo è così l’Essenziale ha preso forma”. Già, ma il nome? “L’idea di essenziale parte da me – conferma lo chef – quando i miei soci mi hanno chiesto che tipo di ristorante avrei voluto fare e io ho risposto ‘essenziale’. Quindi loro avevano idea di fare qualcosa con me, io avevo la mia idea di ristorante”. In cucina, inoltre, trova posto una brigata piuttosto giovane: oltre a Simone (32) ci sono Davide (30), Alessio (22), Emmanuel (21) e Roberto (19) più il sommelier Giovanni (31).
5) Che tipo di cucina dobbiamo aspettarci
Simone ha le idee chiare: “Intendo tornare a una cucina semplice, a modo, riscoprendo ricette tradizionali che oggi spesso vengono usate solo come punto di partenza per elaborazioni troppo complesse e poco vicine ai palati. Ovviamente anche nei miei piatti non mancherà una componente divertente, ludica, ma la rotta è fissa su una cucina fatta come si deve”.
Info e prenotazioni:
L’Essenziale
info@essenziale.me
055.2476956