Inauguriamo oggi una nuova rubrica, curata da Giacomo Iacobellis e dedicata alla cucina internazionale: in ogni puntata, di una città del mondo passiamo in rassegna i cinque piatti più caratteristici – dal Tonkatsu al Yakitori – e dove assaggiarli. Partiamo con Tokyo, capitale del Giappone
Capitale del Giappone, tra storia, tradizione, ma anche tanta modernità. Tokyo è sicuramente un baluardo della cultura del Sol Levante, una città double face sospesa tra i canonici Yukata e i suoi alti grattacieli, tra la quiete dei suoi Torii rosseggianti e il caos disarmante di Shibuya, con un’attenzione particolare – come in ogni capitale – per le eccellenze della cucina di tutto il Paese. Ecco i cinque piatti che non potete assolutamente perdervi (non ce ne vogliano gli amanti di Okonomiyaki e Takoyaki, esclusi di lusso perché squisitezze tipiche di Osaka, seppur protagonisti anche nel variopinto scenario di Tokyo):
1) Ramen
Il piatto tipico giapponese, anche se originario della Cina, a base di tagliatelle di frumento servite in brodo di carne o pesce, insaporito spesso con salsa di soia o miso e guarnito, secondo i gusti, con maiale affettato, alghe marine secche, kamaboko (rondelle di surimi a forma di vortice naruto), cipollotto, uova bollite e mais. Tanto importante e riconosciuto da avere addirittura una strada a sé dedicata, la Tokyo Ramen Street, oltre a essere preparato in svariati modi: dal delizioso “Tonkotsu” con spesso brodo a base di ossa di maiale ai più semplici “Shoyu” e “Miso”, rispettivamente con salsa di soia e una gran quantità di miso all’interno di un brodo ristretto.
Dove mangiarlo? In uno degli innumerevoli ristoranti della Tokyo Ramen Street: Stazione di Tokyo, zona commerciale sotterranea. Non si può proprio sbagliare.
2) Sushi
Ormai famoso in ogni angolo del globo, il sushi giapponese rivoluzionerà sicuramente il vostro concept di sushi, rivelandosi molto più di un semplice involtino di pesce e riso. Pur essendo in apparenza più semplice e meno elaborato delle reinterpretazioni nostrane, in Giappone il sushi vuole esaltare infatti la qualità assoluta delle sue materie prime, a partire ovviamente dal pesce fresco, freschissimo. Stellato o street, nei quartieri della movida o direttamente presso il mercato del pesce (Tsukiji Fish Market), a pranzo o a cena, il sushi di Tokyo vi regalerà un’esperienza gastronomica davvero unica e originale.
P.s.: Guai a intingere il riso nella salsa di soia mista a wasabi! I giapponesi si limitano a bagnare leggermente nella soia solo la parte col pesce (e non il riso), mentre il wasabi è già ampiamente utilizzato per la realizzazione del piatto.
Dove mangiarlo? Se ne trovano per tutti i gusti e, soprattutto, per tutti i tipi di portafogli. Consigliatissimi Sushi Zanmai, Sushi Dai, Daiwa Sushi e Bentomi Sushi.
3) Soba
Pasta di grano saraceno dalla forma di tagliolini o spaghetti, i soba rappresentano un vero e proprio must non solo a Tokyo, ma in tutto il Giappone. Piatto storico che affonda le proprie radici nel periodo Edo, può essere mangiato tutto d’un fiato e assai rumorosamente (come i veri giapponesi) durante la pausa pranzo o degustato invece più lentamente (ma sempre rumorosamente) in un ristorante tipico, da accompagnare con brodo, carne e alghe. Eccellente sia caldo (“Kake soba”: tagliolini immersi in un brodo bollente chiamato tsuyu fatto con dashi, mirin e salsa di soia, e guarnito con fettine di cipollotto) che freddo (“Zaru soba”: tagliolini bolliti e poi raffreddati sotto l’acqua fredda, serviti con alga essiccata detta nori, wasabi grattugiato o in pasta e cipollotto; da intingere, boccone dopo boccone, in uno specifico brodo contenuto in una scodella a parte chiamato men-tsuyu).
Dove mangiarlo? A Tokyo è possibile sbizzarrirsi anche coi soba, tra ristoranti e chioschi disseminati in ogni strada della città. Tradizionali e di alto livello, i soba di Sarashina Soba, nel quartiere di Azabu o nell’omonimo ristorante che si trova all’interno del centro commerciale Isetan a Tachikawa.
4) Tonkatsu
Cotoletta di maiale alta uno-due centimetri, impanata e fritta in abbondante olio. Tagliato in piccoli pezzi così da facilitarne la presa con le bacchette e servito insieme a del cavolo cappuccio tritato e una zuppa di miso, il tonkatsu è una chicca che accontenta grandi e piccini. Secondo croccante, dorato e appetitoso, condito con una salsa dolce e piccante (Tonkatsu Kikkoman) e gustoso sia a pranzo che a cena, in piedi o seduti. Uno sfizio da togliersi insomma almeno una volta (o molte di più), senza pensare alla dieta o alla prova costume.
Dove mangiarlo? Come spiegato per gli altri piatti, il fascino della cucina giapponese sta nella sua duttilità ed eterogeneità. Il tonkatsu è piatto da apprezzare quindi in qualsiasi izakaya, tipico locale giapponese dove si mangia seduti a terra senza scarpe intorno a un basso tavolino. Se dobbiamo indicarne uno in particolare, però, spendiamo una menzione per l’ottimo Tonkatsu Maisen Aoyama a Shibuya.
5) Yakitori
Bocconcini di pollo infilzati su spiedini di bambù e grigliati, gli yakitori sono la massima interpretazione del concept di street food giapponese. Un cibo da strada assai caratteristico e molto saporito, con la possibilità per i più fortunati di scegliere addirittura quale taglio di carne utilizzare: petto, coscia, fegato, frattaglie o pelle di pollo. Il condimento? Sale e, a piacere, salsa di soia, oltre a spezie varie. Lo show con cui vengono preparati e cucinati davanti al cliente li rende poi ancor più intriganti: a effetto domino, uno dopo l’altro, sarà impossibile non gustarsi almeno due o tre yakitori da leccarsi i baffi.
Dove mangiarlo? Ovunque, davvero ovunque. Compreso il ristorante Nanbantei nel quartiere di Roppongi, senza alcun dubbio tra i migliori della città in quanto a yakitori.