Dallo Chic Bar Taverna La Fenice sono passati artisti di tutte le epoche e da tutto il mondo. Merito dell’ambiente eclettico e stiloso, degli originali cocktail d’autore e di un altro piccolo dettaglio
C’è una secret door che collega la Taverna della Fenice al teatro che le ha dato il nome. Da questa sono passati, dopo le prove e gli spettacoli, Maria Callas, Luigi Pirandello, Igor Stravinskji ma anche Arturo Toscanini, Marcello Mastroianni o Ennio Morricone. Ma la Taverna della Fenice era anche il “luogo del cuore” di Gabriele D’Annunzio che la frequentava insieme a Eleonora Duse e la definiva come “un punto di ristoro e non di ristorazione”.
Nata alla fine del 1800 come emanazione del Teatro La Fenice, il ristorante La Fenice – che ha la sua entrata principale proprio a fianco della porta di accesso dedicata agli artisti – diventa subito il luogo dove attori e cantanti e tutto il mondo che gira loro intorno, potevano incontrarsi per mangiare e bere a qualsiasi ora del giorno e della notte. Nel 1921 il ristorante viene ‘battezzato’ da D’Annunzio “Taverna” anche se il locale era rinomato soprattutto per l’angolo bar aperto fino a tarda notte.
Ancora oggi Chic, l’american bar della Taverna, è il punto di riferimento per gli artisti che passano a Venezia ma anche per il bel mondo della Serenissima e il jet set internazionale. Accomodati nei divanetti del Settecento veneziano rosso acceso o seduti sulle sedie dalle forme sinuose e rese eclettiche dalla tappezzeria animalier o ancora in piedi appoggiati al bancone in ottone e legno ispirato all’architettura degli Anni ’30 si possono degustare gli snack della tradizione lagunare, una selezione di dessert e frutta, un light lunch gourmet accompagnati dai drink del bar director Gennaro Florio.
Supportato dal direttore di sala Roberto Tonasso e dal general manager Giovanni Trevisan, Florio struttura ogni sua creazione come farebbe con il racconto di un viaggio, di un’esperienza o di un ricordo anche se in carta non mancano le espressioni della tradizione come il classico spritz. Durante l’inverno all’offerta di cocktail e vini si affianca quella di cioccolata e tisane, con miscele di erbe, the e cacao particolari serviti con la piccola pasticceria tipica Veneziana.
PROFUMO DI COCKTAIL
Per i 1600 dalla fondazione di Venezia, Florio ha creato un cocktail che unisce due eccellenze cittadine: il profumo e la mixology. Craquelè è ispirato al profumo di Merchant of Venice, Venigia. Il gin allo zafferano richiama una nota di testa del profumo, il liquore all’arancia, citrus sweet and sour e violetta homemade quelle di cuore e di fondo. Il suggerimento per gustarlo al meglio è di annusare il profumo e poi bere il cocktail.
San Marco 1939
Aperto dalle 12 alle 1
Tel: 041 5223856 chic.bar@ristorantelafenice.it