Non solo vacanze all’estero: per chi avesse in programma un viaggio sul lago di Como, ecco qualche suggerimento su cosa mangiare e dove dormire, a partire dal Hilton Lake Como
Non è una novità che il lago di Como stia vivendo un periodo particolarmente felice, sotto il profilo dell’appeal turistico da parte di visitatori italiani e stranieri, a partire dai “cugini” svizzeri. Ecco perché per l’estate 2018 si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di un fine settimana sul lago di Como, scoprendo anche la cucina lariana e le sue diverse anime, da quella legata al lago a quella invece predominata da sapori di montagna e collinari.
Tanto la montagna quanto la collina sono infatti custodi di una tradizione povera e genuina al tempo stesso, che ha i suoi simboli nella polenta (la taragna, di grano saraceno, o in quella “uncia” condita con burro, aglio e formaggi) oppure nella variante bellagina del tóch, piatto unico molto ricercato e di difficile preparazione. Sulle tavole che si affacciano sul lago di Como ha poi un posto d’onore il fritto misto: alborelle e agoni, da friggere infarinati in padella di ferro, ma anche bottatrice, filetti di persico e lavarello, da cuocere impanati con l’uovo in burro e salvia con un goccio d’olio.
Il pesce in carpione, fritto e poi marinato in aceto, cipolla, alloro, è un’alternativa al pesce in salsa verde (lavarelli, agoni e salmerini), grigliato e marinato in una salsa di prezzemolo, mollica di pane con aceto, capperi, acciughe, aglio, rosso d’uovo, olio d’oliva. Ma il piatto tipico della cucina del lago di Como sono i missoltini o missultin, gli agoni pescati a maggio, essiccati al sole e conservati a strati, con foglie d’alloro, nella missolta, un recipiente chiuso da un coperchio di legno gravato di pesi, in modo che i missoltini restino sotto pressione per alcuni mesi. Si degustano dopo una breve cottura su griglia, irrorati d’olio e aceto, con polenta abbrustolita e vino rosso.
Fin qui la parte gastronomica. Per ciò che concerne il soggiorno, invece, da pochi mesi la famiglia Hilton ha aperto sul lago un nuovo erede, Hilton Lake Como, a 30 minuti da Lugano e 50 minuti da Milano. L’hotel affaccia sulla famosa passeggiata che conduce a Villa Olmo e trova il suo punto forte nella straordinaria terrazza con una vista lago mozzafiato. Con le sue 170 camere, l’hotel amplia l’offerta turistica lariana e si configura come la più grande struttura alberghiera sul lago di Como, aperta tutto l’anno. Ventuno le suite, tre delle quali con terrazza vista-lago e complete di vasche idromassaggio e lettini prendisole. Tre i ristoranti: Satin (con enoteca) e il lounge bar Taffetà al piano terra, Terrazza 241 all’attico, che accoglie anche l’infinity pool. E qui la vista panoramica, davvero spettacolare, tra lago e montagne.
Di facile accesso per gli amanti della vacanza attiva, inoltre, numerosi campi da golf, campi da tennis e attività acquatiche, con la possibilità di organizzare gite in barca e lezioni di vela. «Hilton Lake Como è pronto a diventare il punto di riferimento per esperienze memorabili per ogni tipo di viaggiatore – ha sottolineato il direttore Giorgio Borgonovo, comasco di origini e forte di una lunga esperienza internazionale nel mondo dell’hôtellerie di lusso – Questa apertura è un valore aggiunto per la città, perché con questa struttura portiamo a Como la visibilità internazionale che merita, soprattutto d’inverno. Diventeremo il biglietto da visita di questa città».