Coronavirus: gli organizzatori hanno deciso di spostare, probabilmente nel mese di maggio, il Taste 2020 (previsto 7-9 marzo alla stazione Leopolda)
Anche il Taste 2020 è stato annullato per l’allarme Coronavirus: è quanto hanno annunciato stamattina gli organizzatori, dopo che ieri un comitato di valutazione si era riunito a Firenze per decidere se mantenere invariate le date e la modalità della manifestazione – inizialmente prevista alla stazione Leopolda dal 7 al 9 marzo – oppure spostarla, rinviandola a quando l’emergenza sarà passata. Come già deciso, sempre ieri, per Identità Golose a Milano, negli stessi giorni della rassegna fiorentina.
La riunione dei vertici di Pitti Immagine si è resa necessaria dopo che i referenti della manifestazione hanno ricevuto dal ministero indicazioni in merito. Al momento, da fonti interne lo spostamento viene definito “molto probabile”. Grande preoccupazione tra i produttori, che questa mattina hanno ricevuto una mail dagli organizzatori.
Nel tardo pomeriggio di ieri Pitti Immagine ha confermato l’invio agli espositori dei saloni Taste e Testo [Come si diventa un libro] – entrambi in programma alla Stazione Leopolda, rispettivamente, dal 7 al 9 marzo e dal 20 al 22 marzo 2020 – di una nota “sulla possibile adozione di misure straordinarie riguardo i due saloni in relazione alla situazione sanitaria nazionale determinata dalla diffusione del Coronavirus. Fra tali misure l’azienda sta valutando anche l’eventuale spostamento delle date in periodi successivi a quelli stabiliti”.
E oggi la conferma: “Pitti Immagine ha deciso di posticipare la 15° edizione di Taste. Al tempo stesso ribadiamo la certezza dello svolgimento del salone, sulle cui nuove date stiamo lavorando assiduamente, verificando le migliori opportunità nel calendario nazionale in funzione anche delle specifiche esigenze del settore alimentare. Entro la fine di questa settimana lavorativa vi comunicheremo le date prescelte.Ci rendiamo conto delle complicazioni che ciò comporta per la sua azienda e per gli altri espositori del salone, ma l’evoluzione dell’emergenza è stata così rapida che abbiamo dovuto reagire sulla base di condizioni e informazioni che cambiavano ogni giorno”.