Mirco Di Centa, il primo e unico cuoco-stripper d’Italia: di notte fa impazzire le donne con spogliarelli piccanti, di giorno prova a prenderle per la gola coi suoi piatti
Cuoco di giorno, stripper di notte. No, non è il remake di “Full Monty”, celebre pellicola del 1997 diretta da Peter Cattaneo… È la storia (vera) di Mirco Di Centa: Dr. Jekyll, capace di curare la fame dei suoi commensali con portate capienti e genuine, e al contempo anche Mr. Hyde, un animale da palcoscenico in grado di mandare in visibilio il gentil sesso. Prima in pied de poule, poi in perizoma. O magari con entrambi.
Mirco Di Centa è, proprio così, uno degli strip man più seguiti d’Italia, ma anche cuoco e socio del relais “Le Betulle” di Conegliano, in provincia di Treviso. Tra piatti afrodisiaci e spogliarelli piccanti, sempre però col medesimo obiettivo: togliere le parole di bocca alle persone che si ritrova davanti. Clienti del ristorante o donne estasiate che siano… “La cucina è sempre stata la mia passione – racconta il giovane veneto -. Mia nonna materna, austriaca, era nota a Paluzza come una brava cuoca, e mamma ha ereditato le sue doti. In famiglia, ad esempio, custodiamo gelosamente la ricetta della torta Sacher, scritta a mano e in gotico”.
Una passione innata per la cucina, dunque, ereditata dalla famiglia e rivisitata con l’aggiunta di un tocco sensuale e carnale. Che, una volta tolta la toque blance ed esibiti i suoi addominali scolpiti, gli permette di far ribollire gli ormoni, oltre che i fornelli. “Se si ha un bel fisico, se ci si sa muovere e si possiede un buon sense of humor, allora sì, si può pensare di fare lo spogliarellista. Io resto sempre con i piedi per terra: per me per ora è un lavoro e un modo per divertirmi. Faccio spettacoli scherzosi, magari provocanti, ma tendenzialmente mai volgari”, confida il primo (e unico) chef-stripper d’Italia. Se è vero che l’abito non fa il monaco, Mirco Di Centa non ha sicuramente niente da nascondere.