Agli amanti dell’enigmistica, e su Facebook non ne mancano, chiedo quale sia il legame logico che unisce “formaggio” a “sesso”. I più smaliziati avranno impiegato non più di qualche minuto, per individuare gli anelli che completano la catena semantica. Per i più morigerati o i meno brillanti, invece, la sequenza è “formaggio-pecorino-pecorina-sesso”.
Assodato ciò, chi si sarebbe immaginato di trovare le conseguenze di questo divertissment linguistico nientemeno che sul sito del ministero dell’Università? Eppure è accaduto, l’anno scorso. Volevo scriverla sul Giornale della Toscana, dove lavoravo allora, ma l’argomento non venne reputato “in linea con lo stile” e quindi cassato (con buona pace del fatto che il giorno dopo, sulla stessa pagina, un improvvisato commentatore politico espettorava ben altro tipo di volgarità). Tornando a bomba, c’è chi penserebbe a uno scherzo del traduttore automatico e chi invece a una goliardata, vista l’ambientazione accademica della vicenda. Sta di fatto che su un bando per assegni di ricerca dell’Università di Firenze, pubblicato sul sito del ministero dell’Istruzione, il «pecorino» – il celebre formaggio stagionato tipico delle campagne toscane – è stato interpretato… al femminile, e così tradotto nella versione inglese del bando stesso.
In altre parole, quel “Dalla pecora al pecorino” che dà il titolo al bando è stato tradotto come “From sheep to doggystyle”. Per chi non avesse dimestichezza con le lingue straniere né con alcune pratiche amatorie, doggystyle (letteralmente, “nello stile dei cani”, ndr) è l’equivalente inglese di una delle più note posizioni del rituale erotico antico e contemporaneo. Sono bastati una vocale in più, un software “birichino” e magari un estensore distratto per provocare l’equivoco e scatenare l’ilarità della rete. Non ci credete? Controllate pure.http://bandi.miur.it/bandi.php/public/fellowship/id_fellow/8503
Pensate che sia una notizia? Non siete i soli… c’è voluto un anno e mezzo, ma alla fine riesco a pubblicarla. E’ il web, bellezze.