Luca Degl’Innocenti, sommelier della delegazione AIS di Arezzo è il miglior sommelier della Toscana per il 2013. L’investitura del vincitore del Premio Franciacorta – dalle mani del campione del mondo in carica della sommellerie WSA Luca Martini, anche lui aretino, dal presidente di AIS Toscana Osvaldo Baroncelli e dal direttore del Consorzio Franciacorta Giuseppe Salvioni – si è tenuta nei giardini della Versiliana a Marina di Pietrasanta durante il Festival del Franciacorta.Secondo gradino del podio a parimerito per il fiorentino Andrea Galanti e l’altro aretino Lorenzo Scapecchi, al termine di un serrato testa a testa giocato su più prove: degustazione descrittiva di tre vini e riconoscimento, discussione e abbinamento di un menù scelto, decantazione di un vino e una prova di comunicazione.
“Il 2013 per la sommellerie toscana è un anno da ricordare – ha commentato Baroncelli – in primis perché il nostro sommelier Luca Martini è diventato campione del Mondo, ma anche perché ha portato ai nostri sommelier molte altre affermazioni, tra cui il podio nazionale al campione regionale uscente Daniele Arcangeli e a Valentina Merolli (Miglior Sommelier di Toscana 2010) e il Trofeo Miglior Sommelier del Vermentino ad Andrea Balleri alle cui spalle si è piazzato sul podio un altro toscano, Iacopo Tonelli. Tutti questi successi sono il risultato di una grande preparazione che da sempre contraddistingue i nostri sommelier ed è il giusto riconoscimento all’importante lavoro condotto dalla nostra scuola concorsi”.
L’emozione più grande è stata comunque quella di Luca Degl’Innocenti che ha così commentato la sua vittoria:“Sono felicissimo, questa per me era la seconda finale che disputavo e non potevo sperare in un risultato migliore. Di questo devo ringraziare tutta la delegazione toscana, in particolare quella di Arezzo con il delegato Massimo Rossi in testa e i ragazzi della scuola concorsi in particolare Cristiano Cini che ci ha fornito relatori tra i migliori in Italia. Prossimo obiettivo concorso nazionale? Vediamo, prepararsi richiede tanto tempo, lo studio teorico è importante ma per reggere un palco devi essere sicuro di te ed entrare nel vino al massimo per questo è importante fare molta pratica. Ogni occasione è preziosa, anche al lavoro di tutti i giorni ad esempio, ogni assaggio è una prova di degustazione tecnica da riproporre sul palco”.